In Sardegna

Carenza di segretari comunali, la mozione in Consiglio regionale

Cera: "La carenza da oltre un decennio di segretari Comunali e provinciali assume oggi i connotati di una vera e propria emergenza"

Carenza di segretari comunali, la mozione in Consiglio regionale

Di: Redazione Sardegna Live


Con una mozione presentata in Consiglio Regionale, il consigliere Emanuele Cera e i colleghi Talanas, Canu, Mura e Mula, evidenziano e ripropongono l’ormai cronico problema della carenza di segretari comunali e provinciali sul territorio italiano, ma soprattutto nei piccoli comuni della Sardegna.

"L’oramai più che nota la carenza da oltre un decennio di segretari comunali e provinciali - evidenzia Emanuele Cera - assume oggi i connotati di una vera e propria emergenza, basti pensare sono interessati ben 277 (< 3.000 abitanti) e 72 (< 10.000 abitanti) piccoli Comuni della Sardegna, ove si registrano le maggiori criticità nel governo del territorio, nella fornitura di servizi ai cittadini con grossi limiti nella operatività dei Comuni".

"Quella del segretario comunale - prosegue l'esponente di Fi - costituisce sin dall’epoca post unitaria, l’organo di raccordo tra politica e gestione, nodo fondamentale per il funzionamento dell’apparato pubblico locale, figura professionale alla quale si accede previo superamento di un concorso pubblico nazionale e si viene iscritti, dopo specifica formazione, in un apposito Albo Regionale dei Segretari Comunali e Provinciali gestito da articolazioni interne del Ministero dell’Interno: l’ex Agenzia Nazionale per la gestione dell’Albo Nazionale e le Agenzie Regionali presso le Prefetture".

"La modestissima e lenta immissione di segretari accompagnata ai numerosi pensionamenti degli ultimi anni, oltre alle mobilità in uscita di Segretari comunali in servizio verso altre Amministrazioni, ha determinato una carenza assolutamente drammatica di Segretari in vaste aree di tutte le Regioni Italiane e di cui la Sardegna non ne è rimasta immune. Se però tale carenza poteva trovare giustificazione negli anni in cui il Nostro Paese ha dovuto praticare tagli alla spesa pubblica, limitando le procedure di immissione al pubblico impiego in molti settori della Pubblica Amministrazione, preme precisare - sottolinea il consigliere Cera - che in questo momento occorre attivare una procedura “emergenziale” mediante il CoA6 (6° Concorso pubblico per Segretari Comunali) appena concluso e che vede idonei circa 500 nuovi segretari comunali che potranno frequentare il corso di avviamento alla professione dopo ben 5 anni dalle ultime immissioni in servizio, per fronteggiare l’attuazione del prossimo PNRR a garanzia della efficacia e della piena operatività dei Comuni nel rilancio della Sardegna".

"Si comprende perfettamente - prosegue il forzista -, il grido di allarme dei Sindaci sardi e italiani, chiamati ogni giorno a rispondere a titolo colposo per atti o per avvenimenti non strettamente dipendenti dalla loro volontà e che spesso configurano una sorta di responsabilità oggettiva vera e propria. Nonché i rischi ben più gravi che attengono l’adozione di atti e la partecipazione diretta o, più spesso indiretta, a procedimenti che esulano dal mero indirizzo al fine di consentire lo svolgimento del munus pubblico, ma per i quali i primi cittadini non possono prescindere dalla presenza della figura del Segretario Comunale quale organo di coordinamento e sovrintendenza della gestione della macchina amministrativa e soprattutto di garanzia che tale azione si svolga nella piena legalità e legittimità".

"Pertanto - ribadisce -, essendo necessaria una risposta celere ma anche costituzionalmente orientata e sistematica, che con questa mozione, vista la recente normativa che introduce nuove regole e modalità celeri per le immissioni in ruolo nel pubblico impiego, impegnino il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, ad intraprendere immediatamente una iniziativa con il Governo e i parlamentari della Sardegna per dare una risposta urgente alla cronica assenza di Segretari comunali nei comuni della Sardegna. Occorre richiedere un immediato provvedimento, in via emergenziale che, in deroga alle previsioni di cui all’art 13 del DPR 465/97, i concorsisti idonei al corso concorso COA.6 - e gli idonei dei precedenti concorsi CoA3-5 (circa 500 nuovi Segretari) - siano immessi in servizio in via immediata con la graduatoria prossima pubblicazione ferma la previsione di un periodo di formazione teoricopratica di 6 mesi – come già avviene per i concorsi che si svolgono presso la S.N.A. (Scuola Nazionale dell’Amministrazione) e di affiancamento di almeno 2 mesi ad un tutor da individuare, come già accade in un Segretario in servizio".

"Sarebbe necessario inserire questo provvedimento emergenziale nella prossima legge di conversione del Decreto Reclutamento, in discussione nelle prossime settimane in Parlamento. Occorre inoltre prevedere in via strutturale che le prove concorsuali per il reclutamento di Segretari Comunali e provinciali siano svolte con le modalità del concorso di secondo livello o del concorso riservato per almeno il 50% dei posti autorizzati a funzionari che abbiano i requisiti per la partecipazione al concorso di segretario comunale e che abbiano maturato almeno 5 anni di effettivo servizio nei ruoli delle P.A. che siano iscritti all’Albo dei Segretari Comunali al termine della fase concorsuale e fatto salvo l’obbligo di formazione obbligatoria successivamente all’immissione in servizio".

Inoltre, Cera evidenzia che "a fronte di una carenza di oltre 2.000 Segretari Comunali in tutta Italia, questi provvedimenti sarebbero ancora insufficienti nel breve periodo a dar una soluzione definitiva a questa emergenza, pertanto ritiene che queste misure debbano essere accompagnate con la prosecuzione delle attività, in via subordinata alle proposte di cui sopra, della figura del Vice Segretario per offrire quanto meno l’ordinario funzionamento delle Giunte e dei Consigli Comunali. In conclusione questo percorso va a garanzia dell’interesse delle Autonomie Locali - ribadisce -, della effettiva garanzia dei Sindaci della Sardegna e alle loro comunità di poter contare su figure professionali competenti e storicamente preposte alla legittimità e alla legalità dell’azione amministrativa locale e soprattutto, della conformità alla Carta Costituzionale, per offrire i servizi di prossimità ai cittadini con immediatezza".

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