Cagliari

‘New look Sant’Avendrace’, critiche dal centro destra. Massidda: “Un disastro annunciato”

Le osservazioni dai banchi dell’opposizione sul nuovo progetto del rione di “Sant’Arennera”

 ‘New look Sant’Avendrace’, critiche dal centro destra. Massidda: “Un disastro annunciato”

Di: Alessandro Congia


Piaccia o no, la riqualificazione nel cuore pulsante tra Santa Gilla e Sant’Avendrace fa "a pugni" con ciò che pensa l’opposizione che avanza critiche sull'annunciato restyling periferico portato avanti dalla giunta Zedda: “Anche oggi ci hanno parlato di "educazione" dei cittadini – dice l’esponente azzurro, Piergiorgio Massidda - in commissione l'assessora Marras ha presentato il progetto che prevede l'eliminazione di 70 parcheggi pubblici nel lato destro di via Sant'Avendrace, in direzione della omonima piazza. Il progetto "dovrebbe educare" i cittadini a muoversi con la bici piuttosto che utilizzare l'automobile. Ho mosso immediatamente due critiche. La prima consiste nel fatto che se vogliamo ridurre l'uso delle auto, incentivando il servizio pubblico, occorre progettare preliminarmente corsie preferenziali per gli autobus e successivamente quelle per le piste ciclabili.
Ma queste devono essere frutto di un ragionamento generale di Piano Urbanistico e di Piano della Mobilità esteso alla Città Metropolitana, atti di pianificazione da anni assenti”. 

Fin qui il dito è puntato sull’esiguo spazio soprattutto per i bus urbani, ma non manca la seconda critica del consigliere Massidda che dice: “A fronte della mancanza di una pianificazione della città, si rischia di decretare la fine di tante attività commerciali presenti nel quartiere, generando l'effetto opposto a quello della tanto acclamata riqualificazione delle periferie oggetto del bando che ha permesso di ottenere il finanziamento. Non disperate le risposte non si sono fatte attendere. Infatti – aggiunge Piergiorgio Massidda - l'assessora ai Lavori Pubblici Lusanna Marras insieme ad alcuni consiglieri di maggioranza, sostengono che tali interventi debbano essere realizzati nonostante varie criticità per non correre il rischio di perdere i finanziamenti,e senza la necessità di attendere la redazione di un piano del traffico( e anche di un piano urbanistico). Ma soprattutto la lezione più importante è stata che il commercio è destinato comunque a morire non per colpa dei parcheggi eliminati ma per l'avanzare del commercio elettronico. Rabbrividisco davanti a questo concetto di "educazione" e a questa loro visione renderizzata che vuol mostrare una realtà statica e dove tutto è perfetto senza la percezione reale dei problemi dei cittadini, degli anziani, dei disabili e dei tanti commercianti che sono in gravi difficoltà”.

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