In Sardegna

Infrastrutture in Sardegna. Opere strategiche per 4,7 miliardi

Il segretario regionale Cna Francesco Porcu: “Il processo di ammodernamento del sistema dipende dalla capacità della Regione di esigere dallo stato il rispetto degli impegni assunti”

Infrastrutture in Sardegna. Opere strategiche per 4,7 miliardi

Di: ANSA


Ammonta a 4,7 miliardi di euro il costo delle infrastrutture strategiche di interesse della Sardegna (alla data del 31 maggio 2017). Rispetto al costo complessivo dell'infrastrutturazione nazionale, pari a 277,8 miliardi, il dato regionale rappresenta una quota del 2%, a fronte di quote dell'8% per superficie territoriale e del 3% per popolazione residente (in termini di investimenti in opere pubbliche, nella media degli ultimi anni, il peso della Sardegna si attesta sul 4%).

E' quanto si evince dal rapporto.

Le infrastrutture strategiche-Risorse disponibili e ripartizione territoriale, presentato alla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera e reso noto dalla Cna Sardegna. Su 4,7 mld, solo 1,163 sono i lavori ultimati; 202 milioni le gare aggiudicate, 537 mln i lavori in corso, 279 mln i contratti stipulati e ben 2,361 mld le opere in fase di progettazione.

Il rapporto evidenzia un costo di 1,1 mld per l'opera considerata prioritaria per la regione, la Sassari-Olbia. Ammonta, invece, a 3,5 mld il costo delle altre infrastrutture strategiche, tra le quali rientrano la linea ferroviaria Cagliari-Sassari/Olbia, la Statale 131 Cagliari-Sassari e la Dcn e il sistema metropolitano dell'area metropolitana di Cagliari.

"Il processo di ammodernamento del sistema infrastrutturale isolano, dipende dalla capacità della Regione di esigere dallo stato - anche attraverso i grandi enti pubblici - il rispetto degli impegni assunti", commentano il segretario regionale Cna Francesco Porcu e il presidente regionale di Cna Costruzioni Antonello Mascia.

Rispetto al costo degli interventi programmati, le disponibilità finanziarie ammontano complessivamente a oltre 3,4 miliardi, mentre il fabbisogno residuo ammonta a 1,2 mld: le risorse disponibili consentono quindi una copertura finanziaria pari al 74% del costo.

L'80% delle disponibilità sono costituite da finanziamenti pubblici e il restante 20% da finanziamenti privati. Questi ultimi sono rappresentati unicamente dalle risorse di Terna Spa per la realizzazione del collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua Sapei.

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