Carbonia

Siti archeologici chiusi nel Sulcis, M5s: "Inaccettabile"

Interrogazione del capogruppo Ciusa a Solinas e Biancareddu

Siti archeologici chiusi nel Sulcis, M5s:

Di: Redazione Sardegna Live


Il capogruppo del M5s in Consiglio regionale, Michele Ciusa, ha presentato un'interrogazione rivolta al presidente della Regione Christian Solinas e all'assessore ai Beni Culturali Andrea Biancareddu affinché pongano in atto ogni azione utile per tutelare gli importanti luoghi storici del Sulcis, custodi della memoria collettiva e privata, in cui il blocco delle attività avrà come effetto immediato l'accelerazione del processo di degrado oltre a compromettere la conservazione dei reperti.

"'La Giunta sta portando avanti un piano di valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, sia in funzione di salvaguardia di beni dal valore storico inestimabile, sia come attrattore turistico in un mercato sempre più competitivo, nel quale la Sardegna può presentare un'offerta che coniughi le testimonianze di antiche civiltà alle naturali bellezze paesaggistiche'. Così lo scorso 30 aprile il Presidente Solinas ha espresso ancora una volta la sua intenzione di voler tutelare e valorizzare il patrimonio archeologico sardo. Tuttavia - osserva il capogruppo del M5s Michele Ciusa - non si comprende perché la Giunta regionale abbia consentito la chiusura dei cantieri archeologici del Sulcis, fino allo scorso 30 aprile gestiti e manutenuti da circa cinquanta lavoratori ex ATI-IFRAS".

"In particolare - spiega Ciusa - si tratta dei cantieri archeologici del nuraghe Seruci, del nuraghe Sirai, delle aree archeologiche di Sant'Antioco e Pani Loriga, ricompresi all'interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna".

"Uno stop ai lavori - prosegue il capogruppo del M5s - dovuto al fatto che i lavoratori impiegati da vent'anni negli scavi sono stati assegnati ad altre mansioni, sempre nell'ambito dei lavori di manutenzione del Parco Geominerario. Il recente contratto d'appalto per il Servizio di Facility management e gestione integrata di servizi e attività nelle aree del Parco Geominerario (stipulato per un periodo di 24 mesi e dal valore complessivo di 32.093.970,60 euro) non prevede infatti interventi manutentivi e di gestione delle aree archeologiche. Ciò, nonostante i sindaci dei comuni interessati, assieme alla Soprintendenza, avessero chiesto a suo tempo che la manutenzione dei siti archeologici venisse ricompresa".

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