Capoterra

Diga Gutturu Mannu svuotata: 200mila metri cubi d’acqua finiscono a mare

Sopralluogo questa mattina, davanti all’invaso di Sant’Antonio, del consigliere regionale dei Riformatori, Sara Canu: “Uno spettacolo desolante, la diga è asciutta, è stata svuotata, ma non comprendiamo il motivo. Chiederemo immediatamente spiegazioni su questo intervento assurdo”

Diga Gutturu Mannu svuotata: 200mila metri cubi d’acqua finiscono a mare

Di: Alessandro Congia


E dire che Michele Cossa e Sara Canu (Riformatori) avevano chiesto qualche settimana fa un incontro immediato e urgente in Regione per decidere il destino della diga di Gutturu Mannu: una delibera regionale datata 18 dicembre 2020 della Regione ne sanciva la dismissione, l’abbattimento.

Decisione assurda - avevano detto in coro il sindaco di Capoterra, Francesco Dessì, i consiglieri comunali di FdI, Pietro Frongia, ancora Franco Magi, non ultimo Emilio Garau, Prociv Augustus - Protezione Civile Assemini, (qui potete leggere il servizio completo https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/63409/emilio-garau-prociv-augustus-salviamo-la-diga-di-sant-antonio-una-grande-idiozia-abbatterla

Ma ora, quell’invaso è asciutto: in questi giorni 200mila metri cubi d’acqua sono stati letteralmente buttati a mare. Lo ha constatato, questa mattina recandosi sul posto, il consigliere regionale dei Riformatori, Sara Canu, che accompagna lo sdegno personale con le immagini che potete vedere pubblicate in questo servizio.

Un passo indietro

Ecco cosa avevano chiesto i Riformatori, prima che accadesse il peggio: “Per salvare la diga di Gutturu Mannu occorre subito fare chiarezza sulla gestione. Non appena si insedierà, chiederemo al nuovo assessore regionale dei Lavori pubblici di fare un ulteriore tentativo di individuare tra Forestas, Ente Parco e Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale chi dovrà occuparsi della gestione e della sorveglianza dell’invaso”. Lo hanno dichiarato i consiglieri Riformatori Michele Cossa e Sara Canu, esponenti del partito che esprimerà l’assessore dei Lavori Pubblici dopo la scomparsa di Roberto Frongia. “Come attesta la recente delibera della Giunta regionale, sono già stati fatti diversi incontri, ma nessuno dei soggetti coinvolti ha voluto farsi carico della diga S.Antonio, una struttura che viene vista evidentemente come un problema piuttosto che come un risorsa da salvaguardare. Senza considerare che essa rappresenta anche un’opera di salvaguardia contro il rischio idrogeologico di un’importante lottizzazione abitativa di Capoterra”, continuano i due consiglieri regionali.

“Il Parco di Gutturu Mannu è un’oasi naturalistica di straordinaria bellezza, meta di escursionisti e amanti della natura. La diga e la miniera di San Leone, al servizio della quale l’invaso era stato realizzato, sono due elementi che la impreziosiscono ulteriormente. Ecco perché pensiamo che sia ora di avviare un piano di valorizzazione di quel compendio, con il recupero della linea ferroviaria che collega San Leone a  Maddalena Spiaggia, la prima ferrovia sarda, una risorsa turistica con straordinarie potenzialità” i Riformatori.

(Nell'immagine sottostante, di Filippo Montis, la diga a Gutturu Mannu a pieno regime)

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