Cagliari

Regionali. La denuncia di Gabriele, studente della Cattolica: "Nessuna agevolazione per i fuori sede"

"I miei coetanei provenienti da altre regioni hanno la possibilità di avere rimborsi sulle loro spese di viaggio, noi sardi no"

Regionali. La denuncia di Gabriele, studente della Cattolica:

Di: Gabriele Sotgia


La lettera del giorno.

Mi chiamo Gabriele Sotgia, sono uno studente universitario a Milano all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono sardo e possiedo ovviamente la residenza in Sardegna. Scrivo a Voi testate giornalistiche d’informazione sarda per farvi sapere la situazione sui rimborsi elettorali delle elezioni regionali del 24 febbraio, ma non solo.

Per gli studenti delle altre regioni è previsto un rimborso per le spese di viaggio per tornare a esprimere quello che la Costituzione all’articolo 48 chiama DOVERE civico: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico".

Bene. In Sardegna non è così. Infatti non è prevista nessuna agevolazione per compiere quello che è chiamato diritto e dovere. A differenza dei miei coetanei provenienti da altre regioni che hanno la possibilità di avere rimborsi sulle loro spese di viaggio. Ciò significa che, al giorno d’oggi, uno studente sardo per potere votare deve innanzitutto sperare che ci siano voli presenti per quei giorni, cosa non sempre scontata, e in secondo luogo potersi permettere le spese di viaggio che oggi si aggirano si aggirano intorno ai 70 euro per la tratta Milano Linate - Olbia (tratta in continuità territoriale) spendendo così almeno 140 euro per compiere il suo dovere civico.

Questa situazione paradossale è molto grave poiché si permette di votare solo a coloro che si trovano in una situazione economica che consenta la spesa per l’acquisto dei biglietti. I sacrifici che le famiglie tante volte fanno per i figli per poter permettere gli studi lontani da casa non sono pochi e sottovalutare questa spesa, che a molti potrà sembrare minima, non è la scelta giusta.

Credo che il mio pensiero sia condiviso dalla maggior parte degli studenti sardi sparsi in tutte le regioni d’Italia che hanno speranza nel futuro e vogliono essere parte integrante e fondamenta della società che verrà.

È paradossale anche che siano previste delle agevolazioni per coloro che sono all’estero, cosa negata invece a chi si trova sul suolo italiano, vicino ma diviso dalla propria terra dal mare.

Già in passato avevo letto delle lettere che denunciavano questo fatto gravissimo per altre tornate elettorali ma finiva sempre tutto nell’indifferenza. Chiedo e spero che questo invito sia accolto dai nostri governanti e che riflettano su questo in modo da poter attuare davvero quello che la nostra Costituzione prevede. “Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge” Art. 48 della Costituzione Italiana.

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