Cultura

San Valentino, perché il 14 febbraio festeggiamo gli innamorati?

Una ricorrenza che ha radici pagane, con rituali sfrenati e disinibiti, diventata poi simbolo dell'amore romantico e trasformatasi infine, al giorno d'oggi, in un indiscusso successo commerciale

San Valentino, perché il 14 febbraio festeggiamo gli innamorati?

Di: Arianna Zedda


San Valentino è arrivato, la “festa degli innamorati” che si festeggia ogni anno il 14 febbraio. La ricorrenza prende il nome dal santo cristiano patrono delle coppie di innamorati. Ma chi era questo San Valentino, cavalier servente dell'amore e soprattutto, il 14 febbraio è sempre stata una festività cristiana?

L’origine della vera storia di questo giorno non è certa, ma coincide con il tentativo della Chiesa cattolica di "cristianizzare" il rito pagano per la fertilità. Per gli antichi romani il mese di febbraio era il periodo in cui si preparava la stagione della rinascita e dal quarto secolo a.C., a partire dalla metà del mese venivano compiute le "celebrazioni dei Lupercali" per tenere lontani i lupi dal raccolto con sacrifici propiziatori.

Questi riti si celebravano il 15 febbraio - e non il 14 - e prevedevano festeggiamenti sfrenati, in contrasto con la morale cristiana. Per iniziare la festa, i membri dei Luperci, un ordine di sacerdoti romani, si riunivano in una grotta sacra dove si credeva che i bambini Romolo e Remo, i fondatori di Roma, fossero stati accuditi da una lupa. I sacerdoti sacrificavano una capra, per la fertilità, e un cane, per la purificazione. Quindi strappavano la pelle della capra a strisce, le immergevano nel sangue sacrificale e scendevano per le strade. L'apice dei festeggiamenti si raggiungeva quando le matrone romane desiderose di avere figli si offrivano, spontaneamente e per strada, ai colpi di frusta inferti dai Luperci, credendo che tali gesti simbolici fossero in grado di giovare alla fertilità e alla gravidanza. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo.

A partire dal 496 d.C. però, la festa pagana fu annullata da Papa Gelasio che istituì il culto di San Valentino il 14 febbraio (anticipandolo di un giorno quindi). Ma solo molto tempo dopo questo festeggiamento è stato legato al concetto di amore: durante il Medioevo infatti, era comunemente creduto sia in Francia che in Inghilterra che il 14 febbraio fosse solo la data che dava inizio alla stagione degli accoppiamenti degli uccelli.

Ma chi era San Valentino e perché venne associato a questo antico rito?

La Chiesa cattolica riconosce almeno tre diversi santi di nome Valentino o Valentinus, tutti martirizzati.

Una leggenda sostiene che Valentino fosse un sacerdote che prestò servizio durante il terzo secolo a Roma e quando l’imperatore Claudio II decise che la guerra non fosse affare da ammogliati e che i single - allora ancora 'celibi' - fossero più adatti alla battaglia perché privi di legami, abolì il matrimonio e i fidanzamenti per i ragazzi in età di leva. Valentino, rendendosi conto dell’ingiustizia del decreto, proseguì con le celebrazioni in segreto di matrimoni tra giovani innamorati. Quando le azioni di Valentino furono scoperte, Claudio lo condannò a morte.

Altri credono che si trattasse del San Valentino da Terni, vescovo, decapitato da Claudio II a Roma per aver celebrato l'unione tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano. La cerimonia si svolse rapidamente perché la giovane era malata e i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. O ancora, potrebbe essere stato ucciso per aver tentato di aiutare i cristiani a fuggire dalle carceri romane, dove venivano picchiati e torturati.

Secondo una leggenda, un Valentino imprigionato inviò lui stesso il primo bigliettino di “San Valentino” dopo essersi innamorato di una giovane ragazza, forse la figlia del suo carceriere, che gli faceva visita durante la sua prigionia. Prima della sua morte, pare le abbia scritto una lettera firmata "Dal tuo Valentino", espressione usata ancora oggi.

Quando iniziarono i festeggiamenti romantici di San Valentino?

Il più antico festeggiamento di San Valentino risale al 1415 ed è una poesia, scritta dal Carlo Duca di Orleans a sua moglie - Valentine - mentre fu imprigionato nella Torre di Londra dopo la sua cattura nella battaglia di Agincourt (il saluto fa ora parte della collezione di manoscritti della British Library di Londra, Inghilterra). Da qui partì l'uso di spedire "valentine" (biglietti d'amore) nel mondo anglosassone, che però ha cominciato a diffondersi solo nel 1800.

L’associazione con l’amore romantico è arrivata molto più tardi e, secondo una tesi, fu introdotta da Geoffrey Chaucer (1343 – 1400) che scrisse di "antiche leggende" - probabilmente inventate da lui stesso - in cui San Valentino veniva associato a racconti che avevano a che fare con amanti o altri fatti amorosi.

Nel "Parlamento di Fowles" di Chaucer gli uccelli si riuniscono in una riunione (o parlamento) per scegliere il loro compagno, proprio nel giorno di San Valentino:

For this was on seynt Valentynes day, [Perché questo era il giorno di San Valentino,]

Whan every foul cometh there to chese his make’ (309-10) [quando ogni uccello viene lì per scegliere il suo compagno]

For this was on Saint Valentine’s Day [Perché questo era il giorno di San Valentino]

When every fowl comes to choose his mate [quando ogni pollame viene a scegliere il suo compagno]

[...]

Saint Valentine, that are full lofty on high [San Valentino, che sei alto in alto]

Thus small fowls (birds) sing for thy sake. [così piccoli uccelli (uccelli) cantano per te.]

Now welcome, summer… [Ora benvenuta, estate...]

Chaucer afferma che i volatili cantano per San Valentino e scelgono il loro coniuge nel suo giorno. Quindi abbiamo una connessione tra San Valentino e l'amore.

Quando è diventata un business mondiale la festa di San Valentino?

L'idea di farne un vero e proprio commercio, che si traduce oggi non solo in biglietti ma in regali al proprio partner, nasce negli Stati Uniti dove alcuni imprenditori come la donna d'affari Esther Howland (1828-1904) cominciarono a produrre biglietti su scala industriale. Da quel momento la ricorrenza divenne un vero e proprio business mondiale.

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