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BOSA | Cento tipi di birra e 21 etichette al “Bosa Beer Fest”

BOSA | Cento tipi di birra e 21 etichette al “Bosa Beer Fest”

Ventuno etichette e cento tipi di birra per la quarta edizione di "Bosa Beer Fest": la manifestazione è in programma il 24 e il 25 aprile tra le strade della cittadina della Planargia, ed è organizzata dall'associazione "Sardinia4all" in collaborazione con Conad e Confartigianato Sardegna.

Dei birrifici presenti con stand anche sulle rive del Temo, 15 sono sardi, cinque del resto d'Italia e uno catalano. La due giorni sarà aperta dal convegno "La birra artigianale in Sardegna nello studio dei ricercatori della Newcastle Business School". Previsti interventi di Giampiero Carta, responsabile comunicazione Sardinia4All, Ignazio Cabras, docente di Business e sviluppo economico alla Newcastle, Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Paolo Truzzu e Luigi Crisponi. I due consiglieri di Fratelli d'Italia e dei Riformatori hanno partecipato oggi alla presentazione.

Il primo ha ricordato l'emendamento approvato in Finanziaria che stanzia 100mila euro per l'abbattimento di una quota di accise, Crisponi ha richiamato l'importanza della sua proposta di legge in materia di birra artigianale della Sardegna. Come nelle altre edizioni, i visitatori potranno praticare lo Yoga&Beer, escursioni in barca e in 'sup' sul Temo. Per la prima volta, potranno usufruire del biglietto unico (12 euro) per visitare chiese e musei della città grazie alla partnership tra Bosa Beer Fest e le cooperative "La Memoria Storica" e "L'Antico Tesoro". Il 25, sempre al Museo delle Conce, è in programma presentazione del libro "Leggende Rossoblu" di Vittorio Sanna. Per più piccoli, invece, saranno allestiti il "Conad Children Village" e il "Bosa Beer Circus".

Oggi il segretario di Confartigianato, Stefano Mameli, ha illustrato anche il giro d'affari delle imprese birraio sarde, trenta in tutto, cresciuto di 17 punti in 5 anni. "Trenta realtà - ha precisato - di cui sei gestite da under 35 e due da donne, 12 si trovano in provincia di Cagliari, sette ciascuna in quelle di Nuoro e di Sassari e quattro a Oristano. Si tratta - ha concluso Mameli - di un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive".

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