La Sardegna potrebbe ospitare 92 detenuti al regime del 41 bis, la misura prevista per i detenuti considerati particolarmente pericolosi, come quelli legati alla criminalità organizzata. Il 41 bis comporta restrizioni severe, come limitazioni ai colloqui e maggiore isolamento, con l’obiettivo di prevenire attività criminali dall’interno delle carceri.

"Oggi Pittalis e suoi alleati si accorgono che la Sardegna potrebbe diventare Alcatraz - ha commentato la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri -. Sono settimane che insieme alla Presidente Todde denunciamo quanto sta avvenendo. Il carico sulla sanità, sulle strutture e sulle forze di polizia sarà insostenibile, così come sull’economia e la sicurezza della Regione. Bisogna intervenire subito e lo diciamo da settimane prima che sia troppo tardi",

Preoccupazioni simili arrivano dalla garante dei detenuti di Nuoro, Giovanna Serra: "Non sappiamo quale sarà il futuro del carcere nuorese ma, se dovesse concretizzarsi l’ipotesi del 41 bis, molto probabilmente sarà non più un carcere aperto, vocato al reinserimento sociale dei detenuti, ma un istituto di mero contenimento - ha affermato Serra-. I trasferimenti in atto avranno certamente un forte impatto sia dal punto di vista umano sia sul percorso di reinserimento sociale intrapreso a Badu ’e Carros".

La questione rimane al centro del dibattito regionale, con possibili ripercussioni sulla gestione delle carceri, sulla sicurezza e sui programmi di reinserimento dei detenuti.