PHOTO
"Oggi la Corte costituzionale ha depositato la sentenza sulla legge regionale 20/2024 sulle aree idonee. Ne prendiamo atto. Ma lo dico con chiarezza, questa sentenza non rimuove il nodo politico che la Sardegna ha posto, anzi lo rende ancora più evidente". Sono le parole della presidente della Regione, Alessandra Todde, in merito alla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità di alcune disposizioni della normativa regionale in materia di aree idonee.
"La transizione energetica non è una questione tecnica da regolare per via amministrativa - sottolinea Todde - è una scelta politica che modifica territori, paesaggi, economie locali, rapporti sociali. E non può essere scaricata sulle Regioni e sui Comuni dentro un quadro nazionale frammentato, contraddittorio. La nostra legge 20 nasceva esattamente da questa esigenza: governare, non subire. Mettere ordine, dare criteri, difendere un territorio che non può essere considerato uno spazio vuoto disponibile a qualsiasi intervento, deciso altrove. Ottemperando peraltro a una precisa richiesta del decreto legislativo 199: le Regioni dovevano individuare le aree idonee con legge regionale. Nel frattempo è accaduto di tutto. Un decreto ministeriale disconosciuto dallo stesso Ministero dell'Ambiente, un decreto legge appena varato, il 175/25, che toglie la competenza alle Regioni. In poche parole: un caos normativo. Noi continueremo a rivendicare un principio politico semplice e non negoziabile: la transizione si governa, non si impone", conclude la presidente Todde.





