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"Il contratto sottoscritto dai commissari straordinari delle Asl sarde è corretto e non deve essere oggetto di alcuna revisione, né sostituzione. Conseguentemente, non occorre nessuna nuova delibera e nessun nuovo contratto". Così l'assessore della Sanità Armando Bartolazzi prova a fare chiarezza dopo alcune dichiarazioni arrivate dal centrodestra sul tema dei rimborsi spettanti ai commissari.
"La nota del 6 maggio emessa dalla Direzione Generale della Sanità non integra né modifica niente, ma semplicemente esplicita i contenuti dell'articolo 4, relativo ai compensi dei commissari. Nella nota si chiarisce, senza margini di ulteriore interpretazione, che il compenso annuo spettante a ciascun commissario è quello stabilito all'interno delle relative delibere di nomina, e che questo è onnicomprensivo per tutte le funzioni svolte, comprese le spese sostenute per gli spostamenti dal luogo di residenza o di dimora alla sede dell'Azienda".
"La nota - prosegue Bartolazzi - chiarisce che la parte ammessa a rimborso è solo ed esclusivamente quella relativa alle missioni, debitamente documentate e svolte nell'esercizio del proprio ruolo, come già previsto dalla normativa nazionale nella misura prevista per i dirigenti dello Stato di livello C. Non si tratta dunque di generiche spese di viaggio, vitto e alloggio né esiste alcuna voce extra rispetto tetto di retribuzione individuato nello schema di contratto. Nessun emolumento nuovo e ulteriore viene riconosciuto ai commissari nominati dalla giunta Todde rispetto agli emolumenti contrattualmente previsti per i precedenti direttori generali e sempre riconosciuti in passato anche per i Commissari straordinari".