"Più che una 'tappa fondamentale nel processo riorganizzativo della sanità' (parole della presidente Todde) si può parlare di una tappa in continuità con il tanto disprezzato passato nella gestione della sanità in Sardegna. La fretta per approvare una presunta riforma della sanità, a discapito di un'urgente Legge Finanziaria, causando ben quattro mesi di esercizio provvisorio, è stata tanta per poi partorire il ‘topolino’. Ovvero il commissariamento delle aziende sanitarie con alcuni professionisti che, nonostante la fin troppo esaltata discontinuità, hanno finora svolto importanti ruoli di direzione nelle aziende sanitarie, nominati nella precedente legislatura, e che difficilmente potranno fare qualcosa di diverso dal passato, se non a pena di sconfessare se stessi".

Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ha commentato le nomine dei commissari straordinari delle otto aziende sanitarie, delle due aziende universitarie, dell'azienda Brotzu e di Areus da parte della Giunta Todde. "Una legge di riforma inutile per il bene della sanità, ma indispensabile esclusivamente per mandare via gli attuali direttori generali, coi rischi di impugnazione e di ricorsi che ne derivano, finendo per aumentare il caos di un sistema sanitario già fragile", attacca Truzzu.

"Fa piacere che finalmente anche il Pd si sia associato alle critiche e alle osservazioni del centrodestra in merito alla riforma e faccia propri i dubbi sul metodo che ha portato al commissariamento delle aziende sanitarie, evidenziando i rischi 'sotto il profilo giuridico, tecnico e politico' – ha aggiunto l'ex sindaco di Cagliari -. Facciamo gli auguri di buon lavoro ai nuovi commissari, nella speranza, temo mal riposta, che da oggi tutti i problemi della sanità saranno mirabilmente risolti grazie al progetto del duo Todde-Bartolazzi. Almeno non potranno più attribuire ad altri le proprie responsabilità".