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La gip del Tribunale per i minorenni di Sassari, Elisa Marras, ha disposto il giudizio immediato per Emanuele Sircana, 21enne di Porto Torres arrestato lo scorso giugno per l’omicidio di Mario Sedda, 39 anni, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 marzo 2021 in uno spiazzo abbandonato tra via dell’Erica e via Sassari. Sircana aveva 17 anni al momento del delitto. La prima udienza è fissata per il 22 gennaio 2026.
L’imputato è difeso dall’avvocata Alessandra Delrio, che sottolinea: “Si contesta il concorso morale e materiale di altri soggetti e il vilipendio di cadavere con sostanze corrosive. L'accertamento tecnico irripetibile che sta per concludersi non ha rilevato alcuna traccia di sostanze, sconfessando un capo d'accusa che dunque è fondato solo sulle dichiarazioni del super teste, ma che non trovano riscontri tecnico scientifici, laddove gli accertamenti smentiscono le sue dichiarazioni in maniera inopinabile”.
I familiari di Sedda si sono costituiti parte civile con gli avvocati Pietro Diaz e Costantino Biella. L’autopsia aveva ricostruito un’aggressione brutale: Sedda fu colpito con calci, pugni e pietre, subendo fratture multiple e diverse coltellate con una lama di ceramica lunga 20 centimetri, la cui punta spezzata fu rinvenuta nel volto. La vittima non morì subito, ma sarebbe stata torturata approfittando del suo stato di incoscienza dovuto all’alcol e ai colpi ricevuti, per poi essere abbandonata fra i cespugli. Gli inquirenti ipotizzano anche il cospargimento del corpo con sostanze chimiche.
Altri quattro indagati sono stati prosciolti con archiviazione su richiesta del pm della Procura di Sassari, Angelo Beccu.




