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La Guardia di Finanza di Oristano ha concluso un'indagine complessa e dettagliata condotta dalla polizia economico-finanziaria al fine di garantire il corretto impiego delle risorse pubbliche destinate alla transizione energetica in Sardegna attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L'inchiesta è stata avviata grazie alle informazioni fornite dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma ed è stata condotta dai militari del Gruppo di Oristano, rivelando un sistema sofisticato di irregolarità nella presentazione delle richieste di finanziamento, mirate a ottenere in modo improprio fondi per progetti di energia rinnovabile.
Le indagini, supportate da metodologie avanzate di analisi documentale e informatica, hanno rivelato che un'agricoltrice aveva ottenuto indebitamente un contributo di 45mila e 200 euro per l'installazione di un impianto fotovoltaico. La richiesta di finanziamento non era ammissibile poiché l'impresa non aveva raggiunto il previsto volume d'affari nel periodo considerato e aveva destinato l'impianto a una residenza anziché a un edificio aziendale.
La Guardia di Finanza ha quindi denunciato la presunta beneficiaria infedele alla Procura Ordinaria del Tribunale di Oristano e alla Procura Europea (E.P.P.O.) per appropriazione indebita di fondi pubblici, informando anche la Procura Regionale della Corte dei Conti per le valutazioni necessarie.
Questa operazione evidenzia l'impegno costante del Corpo nella lotta alle frodi ai danni del bilancio nazionale e comunitario, garantendo la legalità economica e l'attuazione corretta dei programmi di investimento del PNRR. La Guardia di Finanza svolge un ruolo fondamentale nel sistema di controllo e governance del PNRR, selezionando obiettivi mirati attraverso un'attività preventiva di analisi, intelligence e controllo economico del territorio, valorizzando le informazioni ricavate dalle analisi di rischio della componente speciale.





