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Un’operazione del Corpo Forestale ha portato al sequestro di circa 10 chili di pescato illegale, tra cui otto aragoste e diversi esemplari di Tritone Mediterraneo (Charonia lampas), mollusco raro e tutelato. Gli animali, tutti adulti, sono stati successivamente reimmessi in mare all’interno dell’Area Marina Protetta.
Il controllo è scattato all’ingresso del porto di Villaputzu, quando gli agenti della Stazione Forestale hanno fermato un veicolo di pescatori. All’interno, insieme al pescato regolare, sarebbero stati rinvenuti crostacei e molluschi appartenenti a specie protette.
Secondo la normativa, la pesca dell’aragosta è vietata dal 1° settembre al 28 febbraio, per consentire il ripopolamento della specie. Ancora più rigida la tutela del Tritone Mediterraneo, la cui raccolta e commercializzazione – anche della sola conchiglia – è proibita in modo assoluto.
Per i pescatori sono scattate sanzioni pesanti: fino a 6.000 euro per la cattura dell’aragosta in periodo di divieto e fino a 9.000 euro per ciascun esemplare di Tritone Mediterraneo detenuto.
L’operazione rientra nelle attività di vigilanza e contrasto alla pesca illegale portate avanti dal Corpo Forestale nelle acque della Sardegna, con l’obiettivo di difendere la biodiversità marina e garantire la sostenibilità delle risorse ittiche.