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La Sardegna si colloca a un livello di benessere considerato "modesto" rispetto alle altre province italiane, ma risulta essere in una posizione "migliore" rispetto alla media delle province del Mezzogiorno. Questa valutazione emerge dall'indice di benessere BesT dell'Istat.
La città metropolitana di Cagliari, secondo i dati, si distingue per avere la percentuale più alta di posizionamenti nelle classi di benessere più elevate, che raggiunge il 48,5%, mentre presenta anche la minore incidenza nelle classi di coda, che si attesta al 23,4%. Al contrario, la provincia del Sud Sardegna risulta essere la più svantaggiata, con oltre la metà degli indicatori (52,7%) collocati nelle classi di benessere relativamente basse e medio-basse, e solo il 20% delle misure nelle classi di benessere relative alte e medio-alte.
Un quadro critico emerge per le province sarde soprattutto nei settori della salute e dell'istruzione e formazione, con la maggior parte delle misure concentrate nelle classi basse e medio-basse. In particolare, riguardo alla salute, si evidenziano disparità nella speranza di vita alla nascita, che nel 2023 è di 82,5 anni (pur rimanendo superiore a quella del Mezzogiorno), nella mortalità per tumore (20-64 anni), che conta 9,2 decessi per 10 mila residenti, e nella mortalità per demenze (65 anni e più), che registra 41,7 decessi per 10 mila residenti.
Per quanto concerne l'istruzione, la Sardegna presenta ritardi significativi, come nel caso della percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni con almeno il diploma, che nel 2023 è del 55%, inferiore di 10,5 punti percentuali rispetto alla media nazionale e di 2,7 punti rispetto a quella del Mezzogiorno. Anche le competenze degli studenti sardi di terza media mostrano lacune, con percentuali che nel 2023 raggiungono il 58,1% in matematica (+13,9 punti percentuali rispetto all'Italia) e il 45,9% in italiano (+7,4 punti percentuali rispetto all'Italia).
Tuttavia, la regione presenta punti di forza nella sicurezza e nell'ambiente. Analizzando la distribuzione del reddito disponibile equivalente, si osserva che la Sardegna si colloca su livelli inferiori alla media nazionale ma superiori a quelli del Mezzogiorno. Il 50% degli individui residenti in famiglia dispone di almeno 15.200 euro annui, con un valore mediano di 17.500 euro per l'Italia e 13.600 euro per il Mezzogiorno. La città metropolitana di Cagliari spicca per avere il reddito più elevato (16.400 euro), mentre quella del Sud Sardegna presenta il valore più basso (14.300 euro). Inoltre, a Cagliari si registra la maggiore disuguaglianza, con il 10% degli individui più ricchi che dispone di almeno 33.200 euro annui, e il 10% più povero con massimo 5.900 euro.