Il morbillo torna a far paura in Italia. Secondo i dati aggiornati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel mese di maggio i casi segnalati sono stati 65, quasi il doppio rispetto ad aprile. Dall’inizio del 2025 i contagi salgono così a 334. “È un trend molto preoccupante” avverte l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

A incidere, spiega l’Iss, sarebbero stati anche gli spostamenti legati alle festività, ma la recrudescenza è fortemente associata al calo delle vaccinazioni. Il 90% dei casi ha riguardato persone non vaccinate e circa un terzo ha sviluppato complicanze, tra cui epatite, polmonite e trombocitopenia. “Nel 2023 abbiamo avuto 23 casi, nel 2024 oltre mille. Ora siamo già a 350 in sei mesi” sottolinea Andreoni, ricordando che il morbillo “ha una mortalità di 1 a mille ed è tra le malattie più contagiose”.

La fascia più colpita, in termini di incidenza, resta quella sotto i 5 anni, ma l’80% dei casi riguarda soggetti sopra i 15 anni, spesso mai immunizzati o con una sola dose. “Abbiamo una buona copertura per la prima vaccinazione a 12 mesi, vicina al 95%, ma al richiamo tra i 5 e gli 11 anni l’aderenza cala”, spiega l’esperto.

Con l’arrivo dell’estate, l’appello è chiaro: “Vaccinarsi è indispensabile, a qualsiasi età, prima di ogni viaggio e anche da adulti, se non si è coperti”. L’obiettivo dell’Oms resta l’eliminazione del morbillo entro il 2030, ma l’Italia, seconda in Europa per casi nel 2024, è ancora lontana dal traguardo.