Migliaia di persone, tra cui cittadini e rappresentanti istituzionali, hanno partecipato ai funerali di Carlo Legrottaglie, il carabiniere morto in un conflitto a fuoco nella provincia di Brindisi. 

L'ultimo saluto al 59enne comandante del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana, intervenuto per inseguire due sospetti rapinatori che avevano appena tentato un colpo a un distributore, si è tenuto ieri, sabato 14 giugno, alle ore 10, nella chiesa di Santa Maria Madre, a Ostuni. L’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino. Una camera ardente era stata allestita nella chiesa dei Cappuccini, dove fin da subito sono giunti colleghi, amici e semplici cittadini per portare un saluto a un uomo che tutti descrivono come leale, silenzioso, sempre presente.

Alla cerimonia funebre hanno partecipato numerose personalità di spicco, tra cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto. Migliaia di cittadini si sono uniti per rendere omaggio al militare scomparso.

L’agguato e il sacrificio

La tragedia si è consumata all’alba del 12 giugno. Carlo Legrottaglie, 59 anni, comandante del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana, è intervenuto per inseguire due sospetti rapinatori che avevano appena tentato un colpo a un distributore. Durante l’inseguimento a piedi, uno dei fuggitivi ha aperto il fuoco, colpendo il brigadiere in modo fatale.

Legrottaglie, a pochi giorni dalla pensione, che sarebbe scattata il 5 luglio, nel giorno del suo 60° compleanno, non ha esitato a intervenire, come aveva fatto per tutta la sua carriera. Un gesto di coraggio che gli è costato la vita.

Poco dopo, nel tentativo di fermare i rapinatori, le forze dell’ordine hanno ingaggiato un nuovo scontro a fuoco: uno dei due sospetti è stato ucciso, l’altro è stato arrestato.

L’Italia intera si stringe nel dolore

Il sacrificio di Carlo Legrottaglie ha suscitato commozione e cordoglio a livello nazionale. Il presidente Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le più alte cariche dello Stato e numerosi cittadini hanno espresso vicinanza alla famiglia e all’Arma.

"Un servitore dello Stato, un padre, un esempio", scrivono in tanti. E in queste ore, quelle parole delle figlie - “non è un addio” - sembrano farsi eco in tutta Italia, testimoniando un amore che va oltre il tempo e un’eredità che vivrà nel ricordo di tutti.