Un'identità rubata per acquistare un robot da cucina. Una donna 50enne di Macerata Campania, in provincia di Caserta, ha utilizzato i dettagli personali di un'altra persona per ottenere un prestito e acquistare un dispositivo per la cucina che desiderava fortemente. La vittima del furto d'identità, originaria di Napoli ma residente a Milano, si è resa conto del problema per caso, mentre stava richiedendo un finanziamento.

La donna, come riporta il Corriere della Sera, è stata condannata a quattro mesi di reclusione e al pagamento di un risarcimento per il danno subito. Non soddisfatti della sentenza di primo grado, l'imputata e il suo avvocato hanno deciso di presentare appello, ma senza successo, in quanto la corte ha evidenziato che nonostante il furto non abbia causato danni finanziari diretti, ha comunque inflitto alla vittima un danno esistenziale dovuto all'uso improprio delle sue informazioni personali, che le ha impedito di ottenere un prestito uno quando ne aveva bisogno.

Inoltre, la corte ha sottolineato che bisogna considerare le sofferenze e le preoccupazioni affrontate da chi scopre che le proprie informazioni sono state utilizzate senza consenso, esponendola a richieste economiche indebite e costringendola a dover dedicare tempo e risorse legali per tutelare i propri interessi.