Sassari

Rapina milionaria alla MondialPol di Sassari, il deputato Pili: "In Sardegna è allarme sicurezza"

"In Sardegna è vero allarme sicurezza". È questa la denuncia del deputato sardo Mauro Pili che porta all'attenzione della cronaca quanto accaduto quando nei giorni scorsi l'allarme rapina alla Mondial Pol di Sassari è arrivato alla Polizia.

Rapina milionaria alla MondialPol di Sassari, il deputato Pili:

Di: Redazione Sardegna Live


"In Sardegna è vero allarme sicurezza". È questa la denuncia del deputato sardo Mauro Pili che porta all'attenzione della cronaca quanto accaduto quando nei giorni scorsi l'allarme rapina alla MondialPol di Sassari è arrivato alla Polizia.

"L'evento criminoso, scrivono i verbali, era ancora in corso ed era in atto una sparatoria tra guardie giurate e malviventi. La nota girata in Questura, nonostante si fosse a conoscenza che i malviventi fossero dotati di armamento pesante, trovava la totale adesione del personale presente in quell'istante".

"I poliziotti in servizio in quel momento si mobilitavano precipitandosi sul luogo dei fatti seppur, passati all'armeria del corpo di guardia, si rendevano conto che non vi erano armi lunghe disponibili e non c'era disponibile nemmeno un giubbotto antiproiettile. Assente qualsiasi supporto illuminotecnico (torce elettriche)".

"Una volta arrivati sul posto gli agenti intervenuti sul posto, che non sapevano ancora se all'interno dell'edificio fossero presenti i rapinatori, hanno fatto irruzione al buio, facendosi luce con i propri cellulari. Dai bossoli rinvenuti sul posto e da altro armamento trovato all'interno di un'autovettura in uso ai rapinatori, gli stessi erano in possesso di armi automatiche di grosso calibro ovvero una dotazione militare a fronte di armi limitate nel numero e datate".

"I pochi agenti che avevano il "privilegio" di un arma lunga - dice Pili - erano dotati di PM.12, una mitraglietta Beretta calibro 9 del 1978, un'arma vecchia di 38 anni per fronteggiare un commando militare datato di ogni genere di armamento. Anche i giubbotti antiproiettile erano scaduti".

"Ma se l'assalto fosse stato di terroristi, se in ballo ci fosse stato un obiettivo sensibile nel cuore della città? Tutto questo emerge da un documento interno, con una denuncia puntuale e circostanziata, trasmesso al Questore di Sassari".

"So bene - conclude il deputato Pili - che vi è la consegna del silenzio, che non bisogna disturbare il manovratore di Roma, ma denunciare questi fatti è un dovere morale e civile. Questa volta non ci sono state vittime ed è stata una fortuna. Questa denuncia serve a sollevare il velo pietoso di chi vuole coprire questa situazione gravissima e intollerabile, a tutela degli agenti e degli operatori tutti delle forze dell'ordine e dei cittadini".

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