Trenta. Partiamo da questa cifra per sottolineare quella che sembra una sorta di dichiarazione di intenti: sono infatti i milioni investiti da Tommaso Giulini, in poche ore, per assicurarsi le prestazioni di quattro protagonisti della stagione appena trascorsa. Si tratta di Caprile, Adopo, Gaetano e Piccoli. Le trattative, perfezionate con due club di alto rango (Napoli e Atalanta) rafforzano la bontà delle intenzioni del club rossoblù, che stabilisce una base solida da cui ripartire per la prossima stagione. Ma – c’è un ma – è solo il primo di una serie di passaggi che, come da prassi, caratterizzano la lunga stagione estiva, quella del calciomercato, della progettazione e della preparazione. Insomma, una fase già cruciale nell’indirizzare il nuovo progetto sportivo, incentrato su una figura fresca e carismatica, quella di Fabio Pisacane, promosso in prima squadra al termine dell’entusiasmante stagione in Primavera.

Il punto sul mercato

Dopo i cospicui investimenti, dunque, si aprono le porte del mercato in uscita. È proprio Roberto Piccoli il nome più allettante in casa Cagliari. Ma il club non vuole privarsi del suo uomo forse migliore: così Giulini non fa sconti, e l’attaccante partirebbe solo per cifre irrinunciabili (dai 30 milioni a salire, per intenderci). Chi non fa certamente parte dei piani di Pisacane è Simone Scuffet: il portiere era in prestito a Napoli da gennaio, all’interno dell’operazione di scambio con Caprile che ha convinto la società a riscattare l’ex estremo difensore dai partenopei, per metterlo al centro del progetto. Una pista aperta è quella, ancora, dello scambio: trattative con la Sampdoria che sarebbe disposta a ricambiare il Cagliari con il difensore Alessandro Pio Riccio.

Alcuni nomi in attacco intrigano la società isolana: si è parlato in queste ore di Giuseppe Ambrosino come vice-Piccoli, attaccante completo, all'occorrenza seconda punta, dotato di buona tecnica e messosi in luce nell’Europeo U21 con una perla su punizione all’ultimo minuto con la Germania. L’altro profilo sotto stretta osservazione sarebbe quello di Matteo Cancellieri, ala classe 2002 della Lazio reduce da un prestito al Parma. Ma si cercano dei nomi anche in difesa: oltre al possibile arrivo di Riccio, si sonda il terreno per Pietrangeli del Sudtirol e, soprattutto, per Gaspar del Lecce. Due nomi in uscita: Nicolas Viola e Tommaso Augello, che lasceranno il Cagliari da svincolati. L’esterno difensivo sembra molto vicino al Palermo di Pippo Inzaghi, dopo un’ottima stagione in casacca rossoblù; sul trequartista, invece, pare concreto l’interesse del Monza.

Il Cagliari targato Pisacane

Sorvolando le questioni di mercato, e spostandoci sul rettangolo di gioco, un quesito: che eredità raccoglie Fabio Pisacane? Il Cagliari arriva da due salvezze stentate, risicate, che non hanno del tutto accontentato la piazza. Più di tutto, a scontentare i tifosi è stato l’atteggiamento troppo spesso speculativo, che non sempre ha pagato. È probabilmente uno dei motivi per cui Davide Nicola non siede più sulla panchina del capoluogo isolano, nonostante l’obiettivo raggiunto. L’anno prima, con Ranieri, era servito il famoso “elettroshock” per smuovere motivazioni e sentimenti di rivalsa del gruppo, che nelle ultime settimane risalì la china fino alla salvezza raggiunta in extremis. Il compito principale, per Pisacane, sarà quindi probabilmente uno: migliorare la qualità del gioco. Una qualità non fine a se stessa, ma volta a ottimizzare prestazioni e risultati sportivi.

Proprio su questa scia i giovanissimi della Primavera hanno ottenuto risultati insperati, culminati nella vittoria in Coppa Italia contro il Milan, primo trofeo nella sua storia. Il tecnico potrebbe attingere proprio dal settore giovanile, fornendo importanti provvigioni alla prima squadra. Qualche settimana fa avevamo stilato una lista di nomi da tenere sotto osservazione, raccontandovi anche il lavoro meticoloso svolto da Pisacane e il suo staff nella ricerca e valorizzazione del talento. Questi principi, se confermati nel calcio “dei grandi”, potrebbero regalare piacevoli sorprese a società ai tifosi.

La base, tenuto conto dei riscatti già ufficializzati, è buona: Caprile in porta si è confermato come uno dei portieri più affidabili dell’intero campionato; in difesa Mina e Luperto hanno dimostrato di essere una coppia affiatata e affidabile, col supporto sulle fasce degli ottimi Zappa e Zortea. A centrocampo protagonisti sono stati Adopo e Mokoumbou, ma non è da escludere che con Pisacane possano rilanciarsi Marin e, soprattutto, il giovane Prati, viste le indiscutibili qualità. Davanti la certezza assoluta è Piccoli, coadiuvato da Gaetano che con la partenza di Viola sarà centrale nel progetto. L’incognita è Luvumbo: giocatore spesso determinante coi suoi strappi, ma altrettanto spesso fumoso e, per altro, fragile dal punto di vista fisico (circa 3 i mesi ai box quest’anno per infortunio).

Serviranno dei rinforzi, e altri partiranno: è ancora presto, dunque, per delineare quello che sarà il Cagliari sotto Fabio Pisacane. Ciò che però non dovrà mancare sono idee e principi, e su questo dovrà essere bravo il giovane tecnico, che di strada da fare ne ha ancora tanta, ma che il suo percorso in rossoblù lo ha iniziato nel migliore dei modi. L'auspicio è che sia la nascita di una carriera ricca di successi e soddisfazioni, molte delle quali, si spera, in terra sarda.