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“Quello che ci mareggia è la conduzione di gara, la gestione dei cartellini, che fino al primo tempo è stata diremo fiscale, forse troppo fiscale. Poi una gara che è stata sostanzialmente corretta, ma comunque anche una valutazione disequilibrata rispetto alle due squadre, perché noi ogni fallo era comunque un cartellino giallo, questo non succedeva nei confronti della squadra laziale. E sappiamo bene che comunque i cartellini gialli condizionano i giocatori nella loro prestazione”. Così Nereo Bonato, direttore sportivo del Cagliari calcio, ha commentato la gara di ieri sera, lunedì 4 novembre, all’Olimpico contro la Lazio, persa dai rossoblu per 2-1.
Al termine del match ha parlato solamente lo stesso ds, niente giocatori o mister davanti ai microfoni: “Nel secondo tempo - ha detto Bonato - la situazione è diventata veramente complicata perché dopo il calcio di rigore, che è già un episodio che di per sé creava qualche dubbio, dopo c'è stato l'episodio del doppio giallo di Mina, del doppio giallo di Adopo, in conseguenza di momenti concitati".
Bonato invita la classe arbitrale a valutare con più attenzione le situazioni di tensione
“Io credo che in questo momento ci debba essere anche da parte del giudice di gara, della classe arbitrale, la capacità di gestire questi momenti di tensione nel modo giusto, sapendo valutare con lucidità tutte le situazioni, perché ripeto questa gestione ci penalizza nella gara di questa sera, ma soprattutto nella prossima gara, è una condotta penalizzante nel presente e nel futuro”.
Bonato si complimenta con i giocatori per la gestione delle difficoltà in campo
“Al di là di questo mi sento di fare i complimenti alla squadra perché ha fatto una prestazione importante, è venuta a giocare contro una squadra in gran salute come la Lazio. È andata sotto subito, comunque ha avuto la capacità di riprendere la gara, di rimanere in gara, finché ci sono stati gli episodi decisivi: il rigore e le successive espulsioni hanno creato sicuramente una situazione molto penalizzante per noi, che abbiamo comunque letto e gestito questa situazione con grande lucidità. A questo punto l'importante era non prendere il terzo gol e andarci a giocare l'ultimo pallone, così è stato. Purtroppo, non è andato bene, però mi sento di fare i complimenti alla squadra perché ha fatto una grande prestazione, ha retto una situazione non semplice, anche sul piano nervoso nella fase finale”.