Coro "Nugoro Amada" | Nuoro


STORIA DELL'ASSOCIAZIONE

L’Associazione Culturale Folcloristica Coro "Nugoro Amada” nasce agli inizi del 1993 con l’intento di riscoprire, salvaguardare e tramandare le più antiche melodie popolari barbaricine e di tutta la Sardegna.

Il coro si è particolarmente distinto nel tempo creando un genere musicale nuovo, adottando temi melodici, monodici sardi che si contrappongono al modello polifonico classico. Tutto grazie alla direzione del primo Maestro Banneddu Ruiu, padre della così detta scuola di canto Nuorese e autore degli arrangiamenti delle più belle e classiche canzoni popolari, quali Non Potho ReposareCorsicanaIn su Monte Gonare ecc.

A coronamento di tanti anni di attività, ricerca, e studio si è arrivati all’incisione del CD dal titolo “AMMENTOS”. Il coro ha rappresentato in più occasioni il folclore nuorese e sardo in varie parti di Italia ed Europa riscuotendo ovunque consensi ed apprezzamenti. Dal 2012 organizza al TEN di Nuoro la Rassegna “Nuoro città dei Cori”, oramai diventato appuntamento atteso da tutti gli estimatori della musica popolare. Attualmente il coro è diretto dal Maestro Gianni Garau.


ABBIGLIAMENTO MASCHILE

L'abbigliamento tradizionale degli uomini a Nuoro è così composto:

Sa Berritta: copricapo nero in panno o orbace di forma tubolare lunga circa sessanta centimetri che indossata viene lasciata ricadere dietro il capo.

Su Ghentone: la camicia bianca in cotone con polsini e colletto ricamati a mano e con una plissettatura presente su entrambi. Su Ghentone viene richiuso sul colletto con bottoni di filigrana in argento o oro.

Su Zippone: il giubbino e rosso in panno e viene rivestito in velluto blue e bordato con una fettuccia di seta o raso rossa. Le maniche hanno due aperture una interna che parte dall’ascella fino poco sotto il gomito e l’altra esterna da sotto il gomito al polso. Nella parte finale sono ricamate le asole che vengono chiuse con bottoni di filigrana.

Cartzones: pantaloni bianchi di cotone ampi e lunghi fino a metà polpaccio. Vanno indossati infilati nelle Mesu Cartzas.

Mesu Cartzas: le ghette sono in orbace nero e vengono bordate di panno rosso nella parte inferiore che copre in parte le scarpe. Vengono fermate sotto il ginocchio con un legaccio.

Sas Ragas: il gonnellino in orbace nero è pieghettato e bordato con panno rosso con due tasche una per lato anche esse bordate di panno. Sotto il cavallo passa una striscia di orbace che unisce la parte anteriore con quella posteriore del gonnellino.

Sa Chintoria: la cintura è in pelle con profili rossi, spesso intarsiata e dipinta oppure liscia.


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