PHOTO
L'assessora Mariaelena Motzo, responsabile degli Affari generali, del personale e della riforma con delega all'Innovazione e alla Sicurezza IT della Regione Sardegna, ha partecipato a Roma all'evento nazionale "Infratel incontra le Regioni", che rappresenta un'importante occasione di confronto strategico tra il Governo, le Regioni e Infratel Italia, focalizzato sullo sviluppo delle telecomunicazioni e del digitale.
La riunione si è svolta nella Sala Marconi e è stata aperta con i saluti istituzionali del presidente di Infratel, Alfredo Becchetti, e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante l'evento sono state evidenziate le principali linee guida dei progetti infrastrutturali attualmente in corso: dalla diffusione della banda ultralarga alle reti mobili 5G, dal sistema informativo nazionale delle infrastrutture fisiche alla fibra ottica di nuova generazione, fino alla nuova iniziativa del Consorzio Regioni volta a potenziare la collaborazione tra regioni limitrofe. Particolare enfasi è stata data agli interventi "Piano Sanità Connessa" e "Scuola Connessa", che si propongono di garantire connettività veloce e ultra veloce per strutture sanitarie come ospedali, ambulatori e centri riabilitativi, nonché di fornire supporto logistico-tecnico e connettività con banda ultralarga alle scuole.
“La Sardegna sta affrontando la sfida dell’innovazione con un approccio chiaro: costruire infrastrutture che non siano solo tecnologiche, ma civili. Senza connessione non c’è piena cittadinanza, non c’è attrattività dei territori, non c’è futuro per i nostri paesi marginali”, ha dichiarato l’Assessora Motzo al termine della sessione plenaria. «La collaborazione con Infratel rappresenta un elemento fondamentale per colmare il digital divide e rendere la connettività un diritto reale per imprese, scuole, servizi pubblici e comunità locali» ha aggiunto.
L'incontro a Roma ha conferito continuità e significato nazionale alla riunione di settembre a Cagliari, durante la quale Infratel ha presentato ai sindaci e agli amministratori lo stato attuale della Rete Telematica Regionale. Questa rete, composta da 2400 chilometri di fibra e 742 sedi pubbliche collegate, mira a garantire una "pari cittadinanza digitale" per tutti i cittadini isolani, consentendo loro di accedere all'istruzione, al lavoro, all'imprenditoria e alle cure sanitarie digitali anche nelle zone più remote.
Un focus particolare è stato dedicato alle isole, con la presentazione del Piano Isole Minori che si propone di fornire connettività e servizi alle "isole nell'isola", come ad esempio Asinara, San Pietro e La Maddalena in Sardegna.
Durante l'incontro sono stati esaminati i programmi nazionali attualmente in corso nel contesto del PNRR e dei piani di infrastrutturazione, con l'obiettivo di accelerare l'adozione della connettività ad alta velocità, migliorare la qualità dei servizi digitali e standardizzare l'accesso in tutte le regioni. Le presentazioni riguardanti la banda larga, la diffusione del 5G, la mappatura delle reti e il potenziamento dei servizi di committenza hanno offerto un quadro dettagliato sulle sfide nazionali e sulle opportunità per le amministrazioni regionali.
"La Sardegna vuole essere parte attiva nella definizione delle nuove politiche per il digitale - ha proseguito Motzo -. La transizione digitale non è un fatto tecnico, è un progetto sociale. Significa permettere a un’impresa di Giba, a un giovane di Seui o a un medico di Baradili di avere gli stessi strumenti di qualunque altra area d’Italia. È per questo che continuiamo a investire sulla collaborazione con Infratel e guardiamo con attenzione al nuovo Consorzio Regioni, che potrà aiutare a rendere più omogenei e più veloci gli interventi nei territori".
L’incontro si è chiuso con un confronto operativo sulle tappe future dei programmi nazionali e sugli strumenti necessari per completare la transizione digitale del Paese: un momento di importante confronto con gli assessori provenienti da tutta Italia per poter tracciare un bilancio e condividere le best practice.


