La Regione Sardegna ha compiuto un ulteriore passo avanti nel processo di decarbonizzazione dei trasporti regionali. Oggi, giovedì 4 dicembre si è tenuta a Macomer la cerimonia per l'avvio dei lavori di costruzione della centrale di produzione di idrogeno verde, destinata a fornire energia ai treni della linea Macomer-Nuoro e ad altri mezzi di trasporto locali. Questo nuovo impianto rappresenta il secondo capitolo di un progetto che ha già visto l'apertura di una centrale simile a Mandas, con una terza in programma ad Alghero per completare la transizione energetica delle ferrovie a scartamento ridotto nella regione.

Alla cerimonia hanno preso parte importanti figure come l’assessora regionale dei Trasporti, Barbara Manca, il sindaco di Macomer, Riccardo Uda, insieme all’amministratore unico di ARST, Giovanni Mocci, il direttore centrale di ARST, Carlo Poledrini, l’ingegnere Paolo Zedda e i rappresentanti dell’impresa appaltatrice Cobar S.p.A.

"Con oggi inauguriamo la seconda centrale di produzione di idrogeno verde della Sardegna, dando nuovo impulso a un progetto particolarmente innovativo a livello nazionale - commenta l'assessora Barbara Manca -. Siamo infatti tra i primi a introdurre questa tipologia di carburante nel trasporto ferroviario, che crediamo possa aiutare il territorio a migliorare sensibilmente le condizioni di mobilità. Macomer in questo senso è un centro intermodale di straordinaria importanza regionale perché qui si incontrano alcune delle principali direttrici del trasporto ferroviario, mettendo in comunicazione il capoluogo di Nuoro con gli altri principali centri urbani della Sardegna. Non a caso stiamo lavorando all'eliminazione di passaggi a livello e incroci a raso, così da ridurre tempi di percorrenza e migliorare il comfort di viaggio".

L'avvio dei lavori per la costruzione della centrale di produzione di idrogeno di Macomer si inserisce in una strategia di livello regionale, finalizzata a fare progressi importanti in termini di ecosostenibilità e innovazione.

"Producendo energia verde sul nostro territorio si stimola anche l'indotto locale e si favoriscono percorsi di innovazione e sviluppo per il territorio e i suoi abitanti - osserva l'assessora -. Un processo virtuoso che è possibile compiere con la collaborazione di tutti, a partire dai territori, e che dimostra ancora una volta come i trasporti possano essere strumento di sviluppo economico e sociale".