La Corte costituzionale ha dichiarato oggi, mercoledì 15 ottobre, inammissibile il conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Sardegna in relazione alla sentenza del Tribunale di Cagliari che aveva rigettato il ricorso di Alessandra Todde contro l’ordinanza-ingiunzione del Collegio regionale di garanzia elettorale.

Secondo la Corte, il Collegio ha “cagionato una menomazione delle attribuzioni costituzionalmente garantite alla Regione Sardegna”, non spettando allo Stato, e per suo conto al Collegio di garanzia, affermare che “si impone la decadenza del candidato eletto” e disporre la trasmissione dell’ordinanza al Consiglio regionale per l’adozione del relativo provvedimento.

LA PRESIDENTE: "VADO AVANTI A TESTA ALTA"

"Ho appreso da Bruxelles la notizia della sentenza della Corte Costituzionale mentre presiedevo il Forum delle regioni insulari europee. La Consulta ha riconosciuto che il Collegio di garanzia elettorale ha esorbitato dai propri poteri, pronunciandosi sulla mia decadenza in ipotesi non previste dalla legge come cause di ineleggibilità e ha quindi menomato le attribuzioni costituzionalmente garantite alla Regione Sardegna. In parole semplici, la Corte ha affermato che non spettava né allo Stato, né al Collegio di garanzia dichiarare la mia decadenza né che vi erano i presupposti per poterla dichiarare. Vado avanti a testa alta". Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. 

 "In questi mesi mi hanno chiamata decaduta, hanno provato ad affossare il lavoro della Giunta, a screditare il mandato che le cittadine e i cittadini sardi mi hanno affidato", osserva ancora Alessandra Todde.   

"Hanno provato a mettere in discussione la legittimità di un governo democraticamente eletto. Noi, invece, abbiamo scelto un'altra strada: quella della fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, della serietà e del lavoro quotidiano. Abbiamo continuato a fare ogni giorno tutto ciò che è necessario per risollevare la Sardegna - prosegue Todde - ignorando i detrattori. Lo abbiamo fatto con la schiena dritta e con la convinzione che la verità avrebbe parlato da sé".    

"Oggi la Corte Costituzionale si è espressa. E noi continuiamo ad andare avanti, a lavorare a testa alta, con ancor più energia e determinazione con un solo obiettivo in mente: il bene della Sardegna", conclude la presidente della Regione.

GIUSEPPE CONTE: "NESSUN ATTO A RISCHIO DECADENZA"

"La Corte costituzionale si è appena pronunciata - afferma attraverso i propri canali social Giuseppe Conte, leader del Monimento 5 Stelle -. Alessandra Todde non ha compiuto nessun atto a rischio di decadenza. La Corte costituzionale chiarisce che né il Collegio regionale di garanzia elettorale né il Tribunale civile di Cagliari avevano il potere di spingersi a fare questa valutazione. Ne eravamo certi, conoscendo le norme di legge e avendo letto le carte".

"Cosa diranno adesso i garantisti "a senso unico" del centro-destra che scudano i loro ministri e sottosegretari e finanche i criminali libici per ogni possibile violazione del diritto interno e internazionale e poi invece tentano di ribaltare il voto espresso democraticamente dal popolo sardo, con cavilli giuridici e campagne denigratorie?"

"Alessandra continua a lavorare così, con passione e determinazione, che le donne e gli uomini di Sardegna sanno distinguere!", conclude Conte.

SABRINA LICHERI: "OTTIMA NOTIZIA PER LA SARDEGNA"

"Alessandra Todde resta presidente della regione Sardegna - dice Sabrina Licheri, portavoce del movimento 5 Stelle al Senato -. Un’ottima notizia per l’Isola e tutti i suoi cittadini".

“La Corte Costituzionale - aggiunge - ha stabilito che non spettava al Collegio regionale di garanzia elettorale di imporre la decadenza della presidente della Regione”.

“Dopo i violenti e strumentali attacchi della destra contro Alessandra Todde, proseguiamo sulla nuova strada intrapresa per il risanamento della Sardegna lasciata in macerie. Continuiamo a lavorare pancia a terra per dare un futuro migliore alle cittadine e ai cittadini sardi”, conclude Licheri.

DESIRE' MANCA: "TODDE RESTERA' LA PRESIDENTE DELLA SARDEGNA E DEI SARDI"

"Oggi la Regione Sardegna si sveglia sotto un cielo ancora più luminoso. Oggi scriviamo finalmente la parola fine sopra tutte le campagna denigratorie, oggi perdono senso le innumerevoli ricostruzioni montate ad arte, perdono senso tutte le polemiche innescate per tentare di bloccare la nostra azione di Governo.

La decisione ultima è arrivata. Per la Corte Costituzionale la nostra Presidente Alessandra Todde è, è sempre stata, e resterà la Presidente della Regione Sardegna e dei sardi. La sentenza è chiara: il Collegio regionale di garanzia elettorale ha esorbitato dai propri poteri pronunciandosi sulla decadenza della Presidente della Regione in ipotesi non previste dalla legge come cause di ineleggibilità". Questo il commento dell’assessora del Lavoro Desirè Manca.

“Ne eravamo certi. Siamo andati avanti anche sotto la bufera. Non ci siamo mai fermati, e con piena fiducia continuiamo a lavorare con il massimo impegno, nel pieno rispetto della volontà popolare. Nel pieno rispetto di tutti i sardi che democraticamente hanno scelto di darci questa opportunità e questa grande responsabilità.

Deludere il nostro popolo non è un’opzione. Andiamo avanti. Sotto un sole che splende”, conclude l’esponente della Giunta.

MASSIMO ZEDDA: "TERMINATE POLEMICHE STERILI"

"Bella notizia, per la nostra Isola, per la presidente Todde e per la coalizione. Terminate le sterili polemiche che hanno caratterizzato l'opposizione nell'ultimo anno, nell'illusione di poter ribaltare il risultato elettorale". Lo dice, in una nota, il sindaco di Cagliari e presidente del partito dei Progressisti, Massimo Zedda, in merito alla sentenza della Corte Costituzionale sul caso decadenza della governatrice sarda.

"Proseguiremo, con maggiore slancio e serenità, la collaborazione e il positivo lavoro con la Regione, grazie al rapporto costante e al proficuo dialogo con la presidente, a beneficio della Sardegna e dei sardi", conclude.