Il ricorso presentato dalla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde (M5S) è stato rigettato dal collegio della prima sezione civile del Tribunale di Cagliari, presieduto dal giudice Gaetano Savona.

Una decisione che, però, non chiude la vicenda: ora sarà il Consiglio regionale a dover esprimersi sulla possibile decadenza della governatrice, eletta nella primavera del 2024 alla guida della coalizione del centrosinistra.

Nel testo della sentenza si legge chiaramente che "non rientra nella competenza del Collegio di Garanzia né in quella del Tribunale adito per l'impugnazione dell'ordinanza-ingiunzione - pronunciare l'eventuale decadenza della ricorrente. La competenza è rimessa dalla legge al Consiglio regionale".

E ancora: "All'organo amministrativo di controllo e poi a quello giurisdizionale, che non intende esondare dall'alveo delle proprie competenze, è rimesso esclusivamente l'accertamento della violazione delle norme in materia di spese elettorali. Effettuato detto vaglio, che rimane insindacabile dal Consiglio regionale, quest'ultimo assumerà le sue determinazioni sulla decadenza, tenendo fermo quanto accertato in questa sede".

Ma non è tutto. All’orizzonte si profila un altro passaggio cruciale: il prossimo 9 luglio, la Corte Costituzionale discuterà il conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Sardegna contro lo Stato, relativo alla normativa nazionale che disciplina i casi di decadenza degli amministratori.

Dunque, a decidere le sorti del mandato di Todde sarà ora una valutazione tutta interna al Consiglio regionale.