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La Pianta magica della settimana: Fragolina di bosco (Fragaria vesca)

“Com’è bella, nella mia mano, questa fragolina” (Maurice Caréme)

La Pianta magica della settimana: Fragolina di bosco (Fragaria vesca)

Di: Alessandra Leo


La fragolina di bosco è una specie erbacea perenne appartenente alla famiglia botanica delle Rosaceae, che cresce spontaneamente nei boschi e nei sottoboschi italiani. Appartiene alla categoria dei frutti di bosco, come i lamponi, le more di rovo, i ribes, mirtilli e il mirto, ed ha una stretta parentela con le fragole coltivate, da cui si distingue per la crescita spontanea. La vasta diffusione grazie alla spontaneità ha fatto sì che questo frutto avesse tanti nomi volgari: “merello”, “fragola di bosco”, “fragola selvatica”.

Il suo fogliame verde chiaro è costituito da tre foglioline dentate ed è molto fitto; l’infiorescenza è formata da pochi fiori, ognuno dei quali ha cinque petali di colore bianco; i piccoli frutti rossi, dal portamento ricadente, che crescono dalla primavera fino all’estate, sono in realtà dei falsi frutti: quelli veri sono gli acheni, neri e piccoli, sparsi sul ricettacolo. Il loro sapore profumato lascia in bocca note soavemente dolci ma anche acidule e muschiate, a seconda del grado di maturazione.

Coltivazione della fragolina di bosco

Negli ultimi anni è aumentata la coltivazione della fragolina di bosco per l’elevata richiesta del mercato, per il consumo fresco, e per la sua trasformazione; ma è un interesse che si sta diffondendo anche tra gli orticoltori domestici, che la vogliono piantare nei propri giardini.

La coltivazione di questo frutto è molto più semplice rispetto a quella delle fragole, poiché rispetto a queste sono molto più rustiche. La pianta necessita di un terreno umido e profondo che, se povero, bisogna integrare con una buona concimazione organica, fatta con humus di lombrico o compost domestico; il terreno non deve inoltre presentare rischi di ristagno idrico.

Bisogna scegliere una posizione ombreggiata, mai in pieno sole, dove possibilmente non crea conflitto nelle rotazioni colturali annuali; tuttavia dopo qualche anno di produzione sarà bene sostituire le piantine. La pianta resiste bene all’inverno e alle basse temperature, quindi è perfetta per la coltivazione anche nelle zone di montagna.

La prelibatezza della settimana

Potreste approfittare dei pomeriggi primaverili tiepidi per riempire un bel cestino di fragoline di bosco: per un kg di frutti ben lavati, aggiungete il succo di un limone e 750 g di zucchero, fate macerare il tutto per un’ora e poi cuocete a fuoco lento; prima che inizi a solidificarsi, trasferite il composto in vasi di vetro.

Se volete godere subito del vostro raccolto, guarnite le fragoline con un po’ di panna acida o immergetele in una crema fatta con mascarpone, un baccello di vaniglia, formaggio bianco e crema Chantilly.

Molto buono è il frullato fatto con 150 g di fragoline, 40 g di zucchero, 20 cl di panna acida e uno yogurt naturale: frullate il tutto e gustate.

Aneddoto magico

Le fragoline di bosco sono associate a varie leggende per bambini: una di queste, originaria della Svezia, racconta che una fata trasformò le fragoline in oro per aiutare una fanciulla a scappare dalla sua matrigna.

Fino a non tanto tempo fa, le donne norvegesi incinte portavano alcune foglie della pianta di fragoline di bosco per proteggere i feti e partorire con meno dolore.

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