Tre mesi di chiusura al pubblico imposti dal Covid-19, novanta giorni di ingressi sbarrati e desolazione intorno all’area in cui sorge la Tour Eiffel, il monumento simbolo di Parigi. A memoria il periodo più lungo dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Ma, dopo il riposo forzato, oggi c’è stato il primo passo verso la normalità per la “signora di ferro”, come la chiamano i parigini.

Questa mattina, infatti, ha riaperto i cancelli e in coda c’erano una cinquantina di visitatori pronti a salire le scale nonostante il caldo. Già, le scale – come riporta il quotidiano on line La Stampa - perché gli ascensori in questa prima fase di riapertura sono ancora fermi per evitare distanze troppo ravvicinate. Settecento le prenotazioni per oggi: una cifra irrisoria per un monumento visitato da 7 milioni di persone ogni anno, fra i più visitati al mondo. Ma è un inizio. Anche perché, per queste prime settimane, sarà aperta solo fino al secondo piano, con obbligo di indossare la mascherina a partire dagli 11 anni di età. Il numero dei visitatori sarà limitato all'ingresso e la salita verrà effettuata attraverso la scala Est e la discesa da quella Ovest.

Dopo una prima settimana di test, dal 1 luglio ritorneranno poi in servizio anche gli ascensori, con ad ogni viaggio solo otto visitatori invece di 45-50 in tempi normali. L'accesso al terzo piano, ovvero la punta dove si può godere il panorama su Parigi a 360 gradi, riaprirà a fine luglio.

La chiusura della Tour Eiffel risale al 13 marzo scorso, prima del lockdown francese, iniziato cinque giorni dopo. Senza visitatori e turisti, aveva continuato ad illuminarsi la sera, scintillando come al solito per i primi 5 minuti di ogni ora. Spesso, in questi mesi, vi sono stati issati striscioni di incoraggiamento alla popolazione e di gratitudine per il personale sanitario.