Il maltempo che nella giornata di ieri si è abbattuto sull'Isola ha provocato gravi disagi, non solo impedendo il transito di veicoli e mezzi di trasporto, ma mettendo a repentaglio la vita dei cittadini. C'è anche chi, purtroppo, delle piogge incessanti è rimasto vittima, come l'81enne di Sant'Anna Arresi travolto dalla piena di un canale e trovato privo di vita dopo alcune ore. I sindaci corrono al riparo e per la giornata di oggi hanno disposto la chiusura delle scuole in diversi Comuni, e a Cagliari anche di parchi, biblioteche, musei e impianti sportivi. Allagamenti a strade sommerse dall'acqua anche a Monserrato, dove tuttavia, fortunatamente, non si sono registrati gravi incidenti. 

"Per il momento Monserrato ha retto - afferma il sindaco Tomaso Locci -, a parte qualche calcinaccio caduto da case abbandonate". Una situazione che, grazie anche a interventi mirati, appare sotto controllo: "Gli interventi che abbiamo effettuato nelle strade principali, colpite in particolar modo dall'acqua, hanno fatto sì che i disagi venissero ridotti in maniera importante e ci hanno permesso di tenerle aperte anche in una giornata delicata come quella di ieri". Ma non solo: "Abbiamo fatto anche degli interventi sui rii per quasi 18mila euro e nei pozzetti - racconta -, oltre ad aver ripulito le strade dagli aghi di pino che spesso ostruivano le caditoie".

Adesso si attendono comunicazioni dalla Protezione civile per capire come fronteggiare le prossime ore: "Siamo in allerta arancione fino alle 15 di domani e viste le precipitazioni verificatesi ieri non c'è da stare troppo tranquilli", afferma. Una situazione che, dopo queste ore di calma apparente, nel corso della notte potrebbe peggiorare nuovamente e che verrà costantemente monitorata così da permettere ai sindaci di comunicare per tempo le disposizioni. E' il caso delle scuole: "Adesso valuterò se prorogare la chiusura fino a domani. Preferisco procedere con prudenza - precisa - piuttosto che avere sulla coscienza qualche famiglia".

La linea da seguire è quella della massima cautela, anche perché l'ultimo bollettino della protezione civile, alla vigilia dei disastri di ieri, raccontava di un'allerta gialla. In realtà, commenta il primo cittadino, "quella di domenica era rossa". Le violente precipitazioni hanno colto impreparati molti Comuni, costretti a fronteggiare inaspettatamente condizioni climatiche nettamente più serie di quelle previste: "Chi ha già fatto il sindaco qualche anno prima e ha un po' più di esperienza si rende conto che anche l'allerta gialla in certe occasioni può diventare rossa. Non appena ho visto la situazione ieri mattina, nonostante il bollettino fosse giallo ho attivato il Coc".

E specifica: "Non si tratta tanto del colore dell'allerta, quanto dell'intensità dell'acqua, questa era meteorica". Ma come ovviare a queste situazioni? "Lo strumento migliore - spiega - sarebbe quello di farsi affiancare da un meteorologo. Ad ogni modo è necessario qualche strumento più approfondito, anche perché certi errori possono costare la vita delle persone. Purtroppo anche i sindaci in queste situazioni non possono fare granché, se non muoversi in conseguenza di quella che è la situazione che si presenta al momento".

"I sindaci - ribadisce - sono l'ultimo baluardo. Servono maggiori risorse utili ad incrementare ad esempio le protezioni civili locali e la polizia locale, anch'essa fondamentale in queste situazioni. Oppure appunto figure come quella di un meteorologo o strumenti adeguati, come ad esempio stazioni meteo in ogni città. Sono alcune idee - conclude - per far fronte a situazioni che ho vissuto di continuo negli ultimi anni: è necessario che la situazione cambi".