Oristano

Incendi in Sardegna. Anche gli animali hanno pagato un prezzo altissimo. Le loro storie

L’incessante lavoro della Clinica Veterinaria Due Mari di Oristano: “Continuano ad arrivare animali feriti”

Incendi in Sardegna. Anche gli animali hanno pagato un prezzo altissimo. Le loro storie

Di: Redazione Sardegna Live


A causa degli incendi, anche gli animali hanno pagato un prezzo altissimo. Tantissimi i capi di bestiame morti, altrettanti quelli salvati e troppi quelli che, usciti da quell’inferno di fuoco, oggi lottano tra la vita e la morte.

Come Angelo (foto in copertina) il cane salvato dal veterinario di Suni Angelo Delogu.  Quel povero cane, aveva raccontato il medico, “era fermo su un muretto mentre le fiamme lo avvolgevano”. “No, non l’ho soppresso perché guarirà”, aveva detto. Oggi il cane si trova nella Clinica Veterinaria Due Mari di Oristano. “Lo abbiamo trasferito in una stanza tutta sua – hanno fatto sapere -, non tollerava la gabbia. Lo medichiamo 4 volte al giorno.  Si alimenta da solo e la sua funzionalità renale tiene. Sta cominciando a perdere grandi lembi di cute necrotizzata perciò continuiamo a trattarlo con antidolorifici. Oltre che con antibiotici e unguenti”.

Nella clinica Due Mari continuano ad arrivare animali feriti dagli incendi. Qualcuno purtroppo non ce la fa. “La povera pecora bruciata nel rogo del Montiferru non ce l’ha fatta. Riceviamo segnalazioni di molti capi ustionati che aspettano solo la morte. Le loro condizioni sono terribili, perdono gli unghielli delle zampe, soffrono terribilmente”.

C’è anche la storia della cerbiatta sopravvissuta dalle fiamme ritrovata accanto al corpo della madre carbonizzato.

“Questa è la icona della nostra Terra ora. E questa è la cerbiatta che abbiamo ricoverato ieri da Santu Lussurgiu. In piedi, ma con le zampe carbonizzate. Come la nostra gente. Non sappiamo se questo miracolo divino potrà riprendersi, le sue lesioni sono drammatiche. È stata ritrovata accanto al corpo della madre carbonizzata che non è riuscita a sopravvivere e lei era lì, recuperata da un gruppo di cacciatori che stanno battendo la montagna palmo a palmo alla ricerca di selvatici feriti è stata chiamata da loro Lussurzesa. E così la battezzeremo anche noi. Cosa devono aver visto e pianto questi occhi. Non sappiamo se potrà sopravvivere, se accetterà il biberon, se se se. Ma combatteremo”.

Grazie alla Clinica Veterinaria Due Mari per il costante impegno e per l'immenso amore che caratterizza il loro lavoro.

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