Violentata in Libia abortisce nel centro migranti di Pirri e nasconde il feto sotto il letto
Una 20enne nigeriana, ospite del centro migranti di Pirri, si sarebbe procurata un aborto ingerendo dei farmaci. Era stata violentata in Libia e non voleva avere il bambino.
Di: Redazione Sardegna Live
Una 20enne nigeriana, ospite del centro migranti di Pirri, si sarebbe procurata un aborto ingerendo dei farmaci. Era stata violentata in Libia e non voleva avere il bambino.
Attorno alle 20 di ieri, gli operatori del centro di accoglienza hanno chiamato il 118 dopo aver trovato la donna in gravi condizioni a causa di una forte emorragia.
Sul posto sono giunti i soccorritori e la polizia. Gli agenti hanno trovato il feto morto (una femminuccia di sei mesi) nascosto all'interno di un sacchetto di plastica sotto il letto della ragazza. Una scena straziante.
La 20enne è stata ricoverata all'Ospedale Santissima Trinità di Cagliari dove è stata sottoposta ad esami e accertamenti, non sarebbe in pericolo di vita.
Il pm Alessandro Pili ha disposto l'autopsia per chiarire se il feto sia nato morto o la piccola abbia perso la vita dopo l'espulsione. La madre rischia l'accusa di aborto illegale nel primo caso e di infanticidio nel secondo.
Si indaga anche per capire se qualcuno possa aver aiutato la giovane nigeriana a compiere il drammatico gesto.