Nuoro

Palumbo. Arriva la controreplica di Mura: "Ho tutte le prove per dimostrare che sto dicendo assolutamente la verità”

“Quattro mesi di contenuti audio, testo, foto e video. Sono andato anche a casa loro”

Palumbo. Arriva la controreplica di Mura:

Di: Cristina Tangianu


“È così spiacevole doversi difendere da parole tanto ingiuriose e screditanti come quelle dei Palumbo”. Immediata la controreplica che lo scrittore Marco Mura affida a Sardegna Live.

IL CASO Il 27 novembre scorso, Marco Mura, 33enne nuorese, difeso dall’avvocato Nico Regina, ha diffidato Marco e Paolo Palumbo, padre e figlio, e il cantante Achille Lauro.

Al centro della contesa Quella notte non cadrà, singolo uscito in radio e su tutte le piattaforme digitali il 27 novembre scorso. Lo stesso giorno l’avvocato Regina invia la lettera di diffida.

“Il suddetto brano - spiega l’avvocato Regina - costituisce plagio di opera letteraria e dunque violazione della legge sul diritto d’autore posto che l’opera inedita dell’ingegno del sig. Mura è stata integralmente riportata in parte determinante del testo della canzone eseguita e firmata da Paolo Palumbo, Achille Lauro e Enrico Melozzi. Il plagio è evidente e sussiste perché l’opera plagiaria denominata Quella notte non cadrà, presenta oltre che parti identiche nel testo, anche palesi affinità contenutistiche ovvero analogie e sovrapposizioni, quantunque mascherate, con la precedente opera Come fa un bambino commissionata dai sig.ri Palumbo al sig. Mura e così spregiudicatamente plagiata".   

RITIRO IMMEDIATO E RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI D'AUTORE “Mura chiede - si legge nella lettera di diffida - l’immediato ritiro di Quella notte non cadrà dal mercato e da tutte le piattaforme digitali in quanto in palese violazione della legge sul Diritto d’Autore e chiede il riconoscimento dei diritti già maturati e maturandi sull’opera edita e fa espressa riserva di quantificare i danni subiti e subendi a causa della condotta illegittima posta in essere nei suoi confronti nonché di richiedere la tutela della SIAE in materia".

PERCHE’ MARCO MURA RACCONTA PUBBLICAMENTE LA SUA STORIA. “Da quando è stato pubblicato l’articolo - spiega Marco Mura - sto ricevendo decine di messaggi e telefonate da parte di persone che hanno avuto esperienze analoghe alla mia e forse peggiori, per situazioni gravi quanto e più della mia. Non sono mai uscite allo scoperto per paura che nessuno li avrebbe creduti perché, diciamocelo, è incredibile e inaccettabile che si possa pensare di raggirare le persone utilizzando come leva la visibilità mediatica data dalla malattia che affligge Paolo. Mi voglio rivolgere a queste persone, affinché escano dall’ombra e non abbiano nessuna paura di essere giudicate o screditate: fatevi avanti, perché giustizia sia fatta anche per voi e perché nessuno cada più nella trappola di questi personaggi".

LA TESI DI MARCO E PAOLO PALUMBO. “E’ tutto falso – hanno affermato Marco e Paolo Palumbo -. Un racconto falso. La canzone Quella notte non cadrà l’hanno scritta Paolo Palumbo e Antonio Conte, un altro autore. Achille Lauro, presente nel singolo, ha accettato la collaborazione e poi ha scritto la sua parte, perché lui non canta nulla che non sia scritto da lui. Marco Mura si è fatto avanti dicendoci che si rendeva disponibile a collaborare con noi per sistemare in metrica il testo, sottolineando che non voleva soldi, invece poi è uscito il brano e ora sta chiedendo soldi".

Il padre dello chef affetto da Sla ha spiegato a Sardegna Live: “Doveva sistemarci in metrica altri brani, oltre quello di Achille Lauro, ma poi ci siamo resi conto che con lui non era più possibile lavorare e che era una persona inaffidabile. Così abbiamo deciso di chiudere completamente i rapporti. La diffida che Marco Mura ci ha inviato contiene racconti privi di riscontri, l'unico dato oggettivo certo è il deposito SIAE del pezzo di Paolo, avvenuto ad aprile. Agiremo di conseguenza perché questa è diffamazione".

LA CONTROREPLICA Marco Mura risponde immediatamentealle dichiarazioni di Marco e Paolo Palumbo. “Confermo tutto ciò che ho detto. Ho tutte le prove per dimostrare che sto dicendo assolutamente tutta la verità. Parliamo di quattro mesi di contenuti audio, testo, foto e video. Sono andato anche a casa loro”.

Lo scrittore nuorese spiega: “Ho incominciato a lavorare di buona lena per loro, con animo entusiasta e fiducioso, ignaro di tutto ciò che, fino a quel momento, aveva caratterizzato il modo di fare dei suddetti.Mi sono adoperato fino all’ultimo briciolo di energie, con Marco Palumbo che mi metteva fretta, e mi contattava a ogni ora del giorno e della notte. Il 30 Aprile 2020 ho lavorato sul brano per Paolo e Achille Lauro senza che loro mi dessero nessuna musica, quindi non avevo una metrica da seguire, creando io una linea vocale mentale per dare un senso logico alle mie parole e scrivendo il testo in base a quella. Marco Palumbo mi ha consegnato la base musicale solo dopo che io avevo consegnato loro il testo e addirittura pretendeva che facessi il miracolo di metterla in metrica, cosa impossibile. Il punto è che i Palumbo nella replica su Sardegna Live, dicono di aver depositato il brano in SIAE a metà aprile, ma io ho consegnato loro il testo il 1° Maggio 2020".

IL MAESTRO ENRICO MELOZZI “Mentre io producevo - spiega Marco Mura - loro andavano in giro a raccontare che Paolo stava scrivendo un testo con Achille Lauro. Non mi hanno mai menzionato. Ora mi spiego anche il motivo per il quale se la siano presa tanto, quando gli dissi che volevo parlare direttamente col Maestro Enrico Melozzi, per accordarci sul brano. Melozzi non sa nulla di me, perché i Palumbo non gli hanno mai detto la verità".

ANTONIO CONTE Marco Palumbo ha spiegato che il brano Quella notte non cadrà è stato scritto dal figlio Paolo e da Antonio Conte. Quest’ultimo, sentito telefonicamente da Sardegna Live, ha raccontato: “A Marco Mura non l’ho mai sentito nominare. L’ho letto per la prima volta nel vostro articolo. Tutto quello che ho letto per me è una novità assoluta. Non saprei nemmeno di che testo parla Mura”. Anche il 33enne nuorese dice: “Non avevo allora e non ho adesso, nessuna idea su chi sia Antonio Conte. Ho capito solamente, tramite frasi a metà, che si trattava di qualcuno a cui volevano attribuire i meriti del testo, al posto mio".

LA CONTESTAZIONE PER PLAGIO “Il mio Avvocato, Nico Regina, ha provveduto, lo scorso Novembre, ad inviare ai Palumbo e a Achille Lauro, una contestazione per il plagio del testo della canzone Come fa un bambino, successivamente modificata dai Palumbo in Quella notte non cadrà, in cui venivano invitati a ritirare il brano dalle varie emittenti e piattaforme, e venivano diffidati formalmente dall’utilizzo del testo, di sue parti e rivisitazioni, e dell’idea, e il riconoscimento dei diritti d’autore”, precisa Marco Mura. “Ribadisco e sottolineo – continua - la mia volontà, di allora e di oggi, di essere riconosciuto come autore del testo. Sono stato io a sudarci sopra per giorni interi, a mettere a frutto tutto ciò che ho imparato grazie alla mia pratica quotidiana e agli insegnamenti della Scuola CET del Maestro Mogol e alla voglia di migliorare sempre. Io, non loro. Non ho mai chiesto un centesimo ai Palumbo. Sono stati loro a promettere vanamente ricompense e riconoscimenti".

IL DEPOSITO IN SIAE “E’ stato fatto a mia insaputa e sicuramente non in aprile, come dichiarano i Palumbo – sostiene Mura -, perché, ripeto, io ho consegnato il testo il 1° Maggio 2020, a meno che non abbiano depositato solamente una bozza, cosa molto probabile. Dato che nell'archivio opere SIAE il titolo del brano è presente con una leggera modifica del testo da "Quella notte non cadrà" a Questa notte non cadrà. La registrazione del brano alla SIAE, in ogni caso, non influisce sull’epilogo della vicenda in quanto ho conservato ogni singolo messaggio sia scritto che vocale e tutti i video e le fotografie, con date e contenuti dimostrabili, attraverso le quali ho preso accordi e inviato i miei lavori ai Palumbo. Tutte queste prove inconfutabili sono in mano al mio Avvocato, e saranno presentate nelle dovute sedi giudiziarie non appena si paleserà la possibilità. Così, finalmente, giustizia sarà fatta e ognuno avrà ciò che si merita”.

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