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Il Governo di Mosca respinge le richieste di una tregua natalizia in Ucraina. "Vogliamo la pace, non vogliamo una tregua per concedere una pausa all'Ucraina per prepararsi a continuare la guerra", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"Ora la questione è se stiamo per raggiungere, come dice il presidente Trump, un accordo o no", ha aggiunto Peskov. Il portavoce di Putin, citato dall'agenzia Interfax, ha ipotizzato però che gli ucraini stiano puntando a "decisioni momentanee e non praticabili", specificando che "allora difficilmente siamo pronti a partecipare a questo".
Dall'altra parte, il presidente ucraino Zelensky sostiene: "Non basta costringere la Russia a un accordo. Non basta farla smettere di uccidere. Dobbiamo far accettare alla Russia che nel mondo ci sono delle regole e che non può ingannare tutti. Questa è la strada per una pace duratura".
Zelensky denuncia le pretese di Mosca di costringere l'Ucraina a "rinunciare a parti del nostro territorio che non sono nemmeno riusciti a conquistare" o di accettare "i limiti al nostro diritto di unirci all'Alleanza e alla nostra sovranità".
"Siamo nel mezzo dei negoziati di pace più intensi e mirati dall'inizio di questa guerra – ancora Zelensky –, non stiamo parlando di una pausa o di una soluzione temporanea e incerta, ma stiamo lavorando a stretto contatto con i partner per porre fine, finalmente, a questa guerra russa contro l'Ucraina".


