Alle prime ore del mattino di oggi, gli agenti del Commissariato di Olbia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Tempio Pausania, nei confronti di 5 olbiesi, tutti indagati in concorso tra loro per i reati di violenza sessuale, tentato omicidio, sequestro di persona e violenza privata.

Dalle indagini è emerso che i cinque uomini hanno perpetrato una serie di violenze nei confronti di tre donne,  di cui due affette da gravi patologie, e una 16enne.

Le aggressioni sarebbero state organizzate per costringere le donne a liberare l'appartamento preso in affitto da uno degli indagati.

In particolare lo scorso mese, in piena notte, i cinque uomini, armati di bastoni e coltelli e con il volto coperto, si sono introdotti all’interno della casa hanno prima danneggiato gli arredi e poi si sono accaniti su una delle due disabili che, la notte, è costretta a dormire attaccata a una bombola d'ossigeno. Uno dei cinque malviventi avrebbe prima strappato la mascherina dal volto della donna per poi utilizzare il tubo del respiratore per stringerlo nel collo della malcapitata. Solo l'intervento della madre, secondo gli inquirenti, avrebbe evitato conseguenze peggiori.

Dopo un quarto d'ora di violenza e molestie sessuali alle donne, compresa la minorenne, i malviventi hanno lasciato l'appartamento. Uno della banda, però, si è sfilato il passamontagna nelle vicinanze della casa ed è stato visto da una delle vittime.

Le donne denunciarono subito quanto accaduto.