Ha fatto discutere nei giorni scorsi la nota diffusa da Sardegna Chiama Sardegna in merito all'incontro della governatrice sarda Alessandra Todde con gli studenti di due scuole superiori a San Gavino Monreale, previsto per venerdì 3 ottobre.

"DOMANDE DA CONCORDARE"

I portavoce dell'associazione, infatti, hanno diffuso un documento che detterebbe le linee guida per l'organizzazione dell'evento. Nella scheda è contenuta la raccomandazione di non porre "quesiti politici o strumentalizzazioni" e di non affrontare "questioni giudiziarie". La scheda invita infatti gli studenti a "puntare su domande su temi che li riguardano o li preoccupano, possibilmente legati al territorio come lavoro e opportunità per i giovani, istruzione e formazione, fuga dei cervelli, energie rinnovabili, servizi per i giovani".

"Le domande – spiega il documento –, una volta elaborate, andranno condivise con il responsabile della comunicazione della presidente".

Un'indiscrezione che ha aperto un aspro dibattito, tanto che il deputato di Fdi Salvatore Deidda ha annunciato un'interrogazione al ministro dell'Istruzione Valditara "affinché questi episodi e tentativi di strumentalizzare i ragazzi siano vietati dai dirigenti scolastici", aggiungendo: "La Presidente Todde si scusi per lo scivolone suo e del suo staff".

"NESSUN LIMITE PER GLI STUDENTI"

Tempestiva la smentita della dirigente dell’istuituto Marconi-Lussu di San Gavino, che ospiterà l'incontro-dibattito, seguita da un chiarimento dell'ufficio stampa della Regione. "Nella giornata di oggi – spiega lo staff di Todde – il movimento politico Sardegna Chiama Sardegna ha diffuso un comunicato stampa in cui denuncia un presunto “bavaglio” agli studenti in vista del prossimo incontro con la presidente Todde, previsto il 3 ottobre al Teatro Comunale di San Gavino Monreale con le classi quinte dell’Istituto Marconi-Lussu e del Liceo Piga di Villacidro".

"Secondo il movimento, le domande sarebbero state “concordate” per “edulcorare” il confronto ed evitare quesiti scomodi, con indicazioni fornite dal consulente della comunicazione della Presidenza e dall’Ufficio stampa. Si tratta di accuse false, alle quali la Presidenza risponde con i fatti. Preme sottolineare, infatti, che la presidente Todde, a differenza di quanto accadeva in passato, ritiene un suo dovere istituzionale incontrare i ragazzi delle scuole e confrontarsi apertamente con loro, senza alcun limite".

"LA PRESIDENTE NON SI SOTTRAE"

"A conferma di quanto detto, la presidente ha dialogato con gli studenti a Oristano, Nuoro, Alghero, Macomer, Ghilarza, Ozieri, Muravera, Tortolì, con la partecipazione delle scuole di ciascun territorio. Alcuni di questi incontri sono durati anche diverse ore, durante le quali la presidente ha risposto a tutte le domande e ai dubbi delle ragazze e dei ragazzi. In nessun caso la presidente si è sottratta ad alcuna domanda: ha affrontato tutti gli argomenti e i quesiti che le sono stati rivolti, rispondendo puntualmente a ogni dubbio".

"Gli studenti hanno posto riflessioni su temi di stretta attualità politica, a dimostrazione del fatto che è falsa la narrazione che dipinge le giovani generazioni come disinteressate al loro futuro, al territorio e alla politica. Al contrario, hanno interrogato la presidente sulla transizione energetica, sullo sviluppo delle energie rinnovabili, sui trasporti e sulla continuità territoriale, sulla sanità, sul caso decadenza. Più spesso, l’interesse è stato rivolto al territorio in cui vivono e alla percezione del loro futuro in Sardegna. Le domande che gli studenti hanno rivolto alla presidente hanno riguardato provvedimenti della Regione che incidono sulla loro vita, su quella delle loro famiglie, sul lavoro, o su ciò che la Giunta intende fare per risolvere problemi specifici del paese in cui vivono o della scuola che frequentano".

"ORGANIZZAZIONE PER FAVORIRE RISPOSTE PIÙ ESAUSTIVE"

"In ogni incontro è stata posta almeno una domanda su cosa intenda fare la Giunta per favorire il diritto allo studio e garantire un futuro alle giovani generazioni in Sardegna. Per questo preciso motivo, l’invito che viene dalla Presidenza, in fase di definizione della data, è quello di comunicare previamente gli argomenti da trattare, così da consentire alla presidente di fornire ai ragazzi risposte esaustive e dettagliate, basate su dati concreti, senza lasciare dubbi o questioni sospese.