Dopo essere stato ricoverato per agitazione e un presunto tentativo di suicidio, Emanuele Ragnedda, 41enne di Arzachena e reo confesso del femminicidio di Cinzia Pinna, 33enne di Castelsardo, ha lasciato oggi il reparto psichiatrico dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, ed è stato riaccompagnato al carcere di Bancali, dove è detenuto dal settembre scorso.

Il suo avvocato, Luca Montella, ha chiesto nuove misure di sorveglianza per prevenire ulteriori episodi autolesionistici. Nel frattempo, gli specialisti del Ris stanno indagando sullo yacht Nikitai della famiglia Ragnedda, ormeggiato a Cannigione e sequestrato.