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Nuova aggressione nel carcere di Bancali, a Sassari. Un agente della polizia penitenziaria sarebbe stato violentemente picchiato da un detenuto che, secondo quanto riferito, tentava di impossessarsi delle chiavi delle celle. Il poliziotto sarebbe stato colpito con calci e pugni e, una volta a terra, il recluso avrebbe afferrato un estintore cercando di usarlo contro di lui.
L’intervento tempestivo di altri agenti ha evitato il peggio e permesso di bloccare l’aggressore. L’agente ferito è stato soccorso dal personale del 118 e trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata. La vicenda ha suscitato la dura reazione dei sindacati di categoria.
Il delegato nazionale per la Sardegna del Sappe, Antonio Cannas, e il segretario generale regionale della Fns Cisl, Giovanni Villa, denunciano l’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale in servizio nelle carceri dell’isola.
"Esprimiamo profonda vicinanza al collega – afferma Cannas – e apprezziamo la sua prontezza e professionalità. È indispensabile garantire maggiori tutele e riconoscimenti agli agenti, che quotidianamente, e spesso anche fuori servizio, affrontano situazioni di grave pericolo per la sicurezza pubblica".
Villa punta il dito contro le condizioni strutturali del sistema penitenziario sardo: "Chiediamo all’amministrazione di rivedere le modalità di assegnazione dei detenuti, perché il sovraffollamento è ormai insostenibile. In alcune strutture si è arrivati persino alla quarta branda a castello. Decisioni irresponsabili stanno mettendo in crisi l’intera macchina penitenziaria. È una situazione vergognosa e umiliante, che non può più essere ignorata".


