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Siè svolto oggi, venerdì 18 aprile, un incontro tra i rappresentanti sindacali del SAPPE, della UIL e dell'USPP, e il Prefetto di Nuoro, il Procuratore Capo della Repubblica di Lanusei e la Direzione dell'Istituto di Pena San Daniele di Lanusei.
Al centro del confronto "la drammatica situazione in cui versa la struttura carceraria", con particolare riferimento alle "gravi carenze organiche che affliggono il personale di Polizia Penitenziaria". I rappresentanti sindacali hanno evidenziato come "la mancata sostituzione del personale andato in pensione, quantificabile in circa una decina di unità nell’ultimo periodo, stia mettendo a dura prova l'operatività e la sicurezza dell'istituto".
Ulteriori criticità sollevate riguardano "le carenze strutturali della casa circondariale e la decisione dell'amministrazione di assegnare detenuti con problemi psichiatrici in una struttura originariamente concepita per il trattamento intensificato". Tale scelta, secondo le sigle sindacali, "aggrava ulteriormente la già precaria situazione gestionale".
Considerata "la mancanza di risposte concrete da parte dell'amministrazione penitenziaria alle reiterate denunce", SAPPE, UIL e USPP avevano precedentemente inviato una nota dettagliata al Prefetto di Nuoro e al Procuratore Capo della Repubblica di Lanusei, sollecitando un intervento istituzionale.
I rappresentanti sindacali hanno espresso la loro "estrema soddisfazione per l'accoglienza e la comprensione dimostrate dal Prefetto e dal Procuratore Capo", che hanno pienamente recepito "la gravità della situazione e si sono impegnati a sensibilizzare l'amministrazione penitenziaria al fine di ottenere risposte concrete e risolutive". Le istituzioni hanno inoltre manifestato la loro vicinanza e solidarietà nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, riconoscendone "il difficile e delicato lavoro svolto quotidianamente in condizioni sempre più complesse".
In chiusura dell'incontro, il Prefetto di Nuoro ha comunicato che "interloquirà direttamente con il vertice regionale dell'amministrazione penitenziaria" e si è impegnato a comunicare l'esito di tale interlocuzione ai rappresentanti sindacali del SAPPE, della UIL e dell'USPP.
Le organizzazioni sindacali auspicano che tale impegno si traduca rapidamente in "azioni concrete a tutela del personale e della sicurezza dell'istituto".