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"È stupefacente la leggerezza con cui gli esponenti della Giunta Todde facciano trapelare pubblicamente personali interpretazioni riguardo a riunioni operative su materie delicate come la gestione delle carceri e la detenzione dei soggetti sottoposti al regime di 41-bis". È quanto dichiarano in una nota i parlamentari di Fdi Salvatore Deidda, Francesco Mura, Barbara Polo, Gianni Lampis e Giovanni Satta in merito alla polemica politica scaturita dalle dichiarazioni del vescovo di Nuoro mons. Antonello Mura sull'ipotesi che il carcere di Nuoro ospiti solo detenuti di massima sicurezza.
Secondo gli esponenti di FdI, "chi riveste ruoli istituzionali dovrebbe esprimere le proprie posizioni con senso di responsabilità, senza scaricare paure infondate sui cittadini. Quanto sta accadendo dimostra solo una profonda inadeguatezza nel gestire dossier complessi".
"I 41 bis ci sono sempre stati in Sardegna" ma Fdi sottolinea il "cambio di passo impresso dall'attuale esecutivo": "La legge (Art. 41-bis, comma 2-quater, O.P.) prevede da sempre che questi detenuti siano collocati in istituti o sezioni speciali dedicate, preferibilmente nelle isole, sotto la sorveglianza di reparti specializzati. È avvenuto sotto ogni colore politico, inclusi i governi a guida 5 Stelle e PD. Tuttavia, il Governo Meloni ha introdotto chiarimenti e migliorie fondamentali per la sicurezza del territorio".
Nello specifico, sottolineano quattro punti chiave: "I detenuti saranno ospitati esclusivamente in strutture o sezioni apposite e appositamente ristrutturate; Non ci sarà più alcuna commistione tra i detenuti al 41-bis e quelli appartenenti ad altri circuiti penitenziari; La sorveglianza sarà affidata esclusivamente al G.O.M. (Gruppo Operativo Mobile), personale altamente formato in grado di garantire i massimi standard di sicurezza; Non esiste alcuna evidenza di spostamenti di massa dei familiari dei detenuti verso i territori di detenzione - spiegano in Fdi - I clan restano nei territori di loro 'competenza' o scelgono altre zone per scopi puramente economici; il luogo di detenzione dei parenti è un fattore assolutamente indifferente per le dinamiche criminali".


