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Il procedimento penale nei confronti dei 13 proprietari del rudere dove persero la vita due giovani di Nuoro, Patryk Zola e Ythan Romano, a seguito del cedimento del solaio durante il giorno di Pasquetta del 2024, è stato archiviato. Il giudice per le indagini preliminari Mauro Pusceddu ha accolto la richiesta della procura e respinto le obiezioni dei legali delle famiglie coinvolte.
Il giudice ha confermato l'affidabilità della perizia del consulente del tribunale di Nuoro, il quale ha stabilito che il comportamento dei due giovani ha contribuito al cedimento del solaio. Non viene ritenuto che l'immobile, seppure fatiscente, fosse pericolante, e che il crollo fosse "ragionevolmente prevedibile".
"Le precisazioni fornite dal perito, successivamente valutate e recepite dal giudice, sono state esaminate congiuntamente alle argomentazioni da noi formulate in sede di replica alle opposizioni delle persone offese avverso la richiesta di archiviazione avanzata dal pm - dicono gli avvocati dei proprietari, Patrizio Rovelli e Fabrizio Rubiu - All'esito di tale complessiva valutazione, è stato accertato in modo chiaro e univoco che l'evento, pur segnato da una profonda tragicità, non è in alcun modo imputabile ai nostri assistiti comproprietari dello stabile, né sotto il profilo causale né sotto quello soggettivo, risultando lo stesso oggettivamente imprevedibile".
L'immobile è stato dissequestrato ma ora, visto l'accaduto, dovrà essere considerato "gravemente pericolante".



