La perizia redatta dal consulente del tribunale di Nuoro, presentata recentemente, costituirà il punto di partenza per il confronto tra le parti durante l'incidente probatorio presieduto dal gip Mauro Pusceddu, programmato per il 16 luglio, in merito al crollo del tetto di un vecchio casolare a Nuoro, il giorno di Pasquetta 2024, in cui persero la vita due ragazzini di Nuoro, Patryk Zola e Ythan Romano. Secondo l'ingegnere Aldo Mauri, non ci sono dubbi: il crollo sarebbe stato causato dai due ragazzi che si stavano divertendo al suo interno.

"Il contributo causale delle condotte poste in essere dalle persone offese è stato di per se autonomo e sufficiente affinché si verificasse il crollo del solaio", si legge in un passaggio chiave della relazione. La struttura insomma aveva ceduto a causa dei giochi, "con pietre e assi di legno", e specifica il fatto che "il loro intento era quello di farlo crollare". Il perito nella sua relazione ricorda anche quali siano state le azioni che hanno poi causato il crollo: «Sono consistite nel percuotere le murature con grosse pietre e con assi di legno andando a sgretolare le murature stesse, rimuovendo alcuni conci e riducendo progressivamente la loro sezione resistente alla sola zona di connessione d'angolo tra le due pareti».

La conseguenza di quei colpi per il perito, è stata chiara: lo stato di tenuta della struttura non ha retto e ha ceduto progressivamente fino all'inevitabile crollo.

Il procedimento investigativo coinvolge attualmente 13 persone sospettate di essere coinvolte in un duplice omicidio colposo. L'obiettivo principale è determinare se il cedimento strutturale è stato il risultato di negligenza nella manutenzione o di altri fattori. Il prossimo appuntamento in tribunale è fissato per mercoledì 16 luglio.