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"Questa mattina, all’esterno della chiesa parrocchiale Cristo Re, Don Francesco Tamponi, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi Tempio-Ampurias, ha annunciato che la Regione Sardegna ha stanziato 400.000 € per i primi lavori urgenti di restauro che interesseranno l’aula liturgica, le sagrestie e i sotterranei". Ad annunciarlo è il gruppo Noi Valledoria, che sostiene il sindaco del paese Marco Muretti e siede nei banchi della maggioranza in Consiglio comunale.
"Un passo importante per la rinascita di uno dei luoghi simbolo della nostra città – si legge nel post –, con la speranza di poter rivedere al più presto l’edificio agibile a servizio della Comunità".
Già l'assessore regionale Gianfranco Satta aveva annunciato nei giorni scorsi che "a pochi giorni dal Natale arriva una notizia importante per una comunità che ha sofferto. La Giunta regionale ha deliberato un primo stanziamento di 400mila euro per i lavori di restauro e messa in sicurezza della Chiesa di Cristo Re di Valledoria, gravemente danneggiata dagli incendi dolosi dello scorso gennaio".
"So bene quanto la comunità di Valledoria abbia sofferto per questi fatti di cronaca – ancora Satta – che certamente non appartengono all’indole di una comunità pacifica e ospitale come la loro. Nei mesi scorsi sono stato interessato più volte da Don Francesco Tamponi, responsabile diocesano per i beni culturali e di edilizia di culto per la diocesi di Tempio–Ampurias, con il quale mi lega un rapporto decennale di stima e affetto, ed ho subito avviato delle interlocuzioni con l’Assessora Ilaria Portas, che ringrazio, per aver dimostrato grande solidarietà e comprensione verso la comunità di Valledoria".
L'ATTENTATO
Era il mese di gennaio quando il parroco di Valledoria don Francesco Mocci dovette lasciare la cittadina in tutta fretta dopo che fra il 5 e l’8 gennaio due incendi avevano reso inagibile la chiesa del Cristo Re. Pesanti avvertimenti che sarebbero seguiti a una serie di furti all’interno dell’abitazione del sacerdote e anomali cortocircuiti con principio di incendio, avvenuti già a maggio del 2024, nella chiesa della Ciaccia e in quella della Muddizza (frazioni del paese).
I due roghi al Cristo Re erano divampati durante le messe vespertine, danneggiando pesantemente la sagrestia e gli arredi dell’edificio sacro. Una situazione che aveva convinto il vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias, monsignor Roberto Fornaciari, a trasferire il prelato due anni dopo il suo insediamento alla guida dei fedeli della località marittima.
Alla chiesa erano stati apposti i sigilli dalla Procura della Repubblica di Sassari, che ancora indaga sulla vicenda per capire chi possa aver appiccato le fiamme.


