E' malata e disoccupata, ma rischia di perdere la casa popolare in cui vive. Accade a Cagliari, dove una donna, madre e moglie, con un infarto alle spalle, ha deciso di lanciare un appello al prefetto quando si è vista recapitare una bolletta di arretrati dall'Agenzia Area (edilizia abitativa) di 12.129,59 euro.

Nella lettera, anticipata all'Adnkronos, la donna spiega di riuscire ''a racimolare 336 euro al mese grazie all'aiuto dei vicini di casa e di qualche conoscente che permette di eseguire le pulizie nei propri appartamenti.

Mio marito - racconta - è un ex lavoratore con mobilità in deroga, mobilità che non arriva oramai da quasi 2 anni con l'ultima mensilità pagata relativa a marzo 2014. Con i 336 euro dobbiamo sopportare costi fissi mensili quali luce, acqua, condominio, fitto casa".

"Abbiamo grosse difficoltà anche nel poter mangiare sia a pranzo che a cena - spiega la donna - Cerchiamo di vivere alla giornata senza pensare minimamente di delinquere e stringendo i denti, in quanto siamo persone oneste e vorremmo continuare ad esserlo''.

''Avevamo un accordo con i responsabili di Area di pagare 50 euro al mese, dando così dimostrazione di volere assolvere i debiti sulla base delle nostre disponibilità, così come fatto fino ad oggi, seppur con grande sacrificio'', ma in questi giorni, ''con grande stupore abbiamo ricevuto una bolletta di Area di 12.129,59 euro per conguaglio canoni (non si sa di quali conguagli si stia parlando - dice la donna - visto che abbiamo pagato sempre tutto)".

"Siamo in grossissime difficoltà finanziarie come Lei può ben capire - scrive la donna al Prefetto -, io sono infartuata, non potrei sopportare troppi sforzi, ma lo faccio per evitare che mio marito, oramai rassegnato, visto che nessuno delle Istituzioni ci aiuta, possa compiere qualche gesto estremo (sono svariate negli ultimi tempi le volte che me ne parla)''.

''Chiedo scusa per il disturbo che Le sto arrecando - conclude la lettera -, ma confido nella sua estrema sensibilità, nel cercare di trovare una soluzione che possa farci riacquistare la dignità oramai persa da tempo''.

Sono ormai numerose le lettere che la Prefettura di Cagliari sta ricevendo per situazioni di disperazione come quelle della donna, segnalazioni per le quali l'ufficio del prefetto si è già attivato, anche con Equitalia, altri Enti e i Servizi sociali del Comune, per mitigare, per quanto possibile, le situazioni di disagio.