La Lega ha presentato una proposta per un parziale riordino della legge (la numero 45/1989) relativa alle norme per l'uso e la tutela del territorio regionale. L’intento è quello di supportare l'attività degli operatori balneari consentendo a chi opera sulle spiagge sarde di fornire un servizio anche durante la stagione invernale. 

 

La norma copre un vuoto normativo che è emerso dopo l’approvazione della Legge statale (n.145 del 2018) che supera quanto finora previsto nelle linee guida per la redazione del Pul datate 2010, estendendo di fatto le concessioni demaniali marittime di 15 anni.

 

«Gran parte dei litorali della Sardegna possono essere goduti tutto l’anno» ha dichiarato Andrea Piras, primo firmatario della proposta di legge. «Non è affatto raro – ha proseguito Piras - vedere persone che durante l’inverno utilizzano la spiaggia per attività sportive che necessitano di spazi dedicati sia alla ristorazione che a servizi primari per la persona».

 

«L’intento è quello di garantire agli operatori balneari» ha proseguito Michele Ennas, membro della Commissione IV che avrà il compito di esaminare la proposta di legge. Ennas ha anche aggiunto di «Rendere produttiva anche la stagione invernale consentendo di mantenere le strutture utilizzate a supporto dell’attività della stagione balneare estiva anche per attività diverse da quelle ludico sportive».

 

I due esponenti hanno concluso precisando che: «L'obiettivo è quello di consentire ai sardi e non di godere delle nostre spiagge senza limiti di stagione».