Provaci ancora, Gianni. Potrebbe essere una rivisitazione dell'opera di Woody Allen se non fossero elezioni amministrative. La trama, per quanto inedita, è abbastanza semplice. Il protagonista è un sindaco del Pd che, in fase di approvazione di bilancio, viene sfiduciato dal suo stesso partito e dai Rossomori. Sembra fuori dai giochi e invece si ripropone per guidare Monserrato nei prossimi cinque anni. Si chiama Gianni Argiolas, ha 66 anni e vive della sua pensione.

“Mi candido per dare continuità alla precedente amministrazione. Ci sono ancora tante opere da portare a termine”.

A sostenerlo in questa nuova avventura, oltre agli ex avversari di Forza Italia, ci sono le liste  “Punto a Capo-Dalla parte giusta” e “Liberi e Forti” , quest'ultima con candidati vicini all'Udc, Uds, Pds, e Podemos.

 “Nelle tre liste, nessuno è un consigliere uscente. Semplicemente ho voluto persone con passione politica. Ci sono i moderati forzisti, i cattolici e gli amici del Pd”. Cosi il sindaco uscente commenta i candidati consiglieri mentre sulla prossima giunta, l'orientamento sembra essere verso una squadra di tecnici. 

Argiolas  non mostra alcun timore verso gli altri quattro avversari. La sua, è una campagna elettorale fatta di incontri quotidiani e di strette di mano con i cittadini dove sono esclusi i social network: “Per cultura personale, offro alla mia comunità la capacità di ascolto”.

Nel programma scritto dall'inedita alleanza, emergono punti di continuità con la precedente amministrazione e con particolare riguardo verso gli aspetti sociosanitari della città: “I servizi di prevenzione, pronto soccorso e assistenza sanitaria possono essere erogati nella prossima Casa della Salute. Questo alleggerirà il carico degli utenti del vicino Policlinico Universitario”.

A tal proposito, il candidato primo cittadino rivendica “la messa in sicurezza della 554 e la costruzione di due complanari che bypassano il ponte in direzione Sestu”. Ma rimarca anche il futuro ruolo di Monserrato nella Città metropolitana: “ Di essa, sono stato fra i fautori. Nell'interesse dei suoi abitanti, voglio poterne condizionare l'azione amministrativa”

Rimanendo sul campo delle opere pubbliche, il tema del Comparto 8 viene enunciato cosi: “Siamo riusciti ad ottenerne la proprietà ma, cosi come è, non è appetibile per darlo in gestione. Ci vuole un bando che potenzi la struttura con altri impianti ma penso, ad esempio, anche a una club house o a un punto ristoro.”

Prima di rispondere all'ennesima telefonata, Argiolas si pronuncia sulla ipotesi ballottaggio: “Non c'è certezza nel futuro ma facciamo salvi i principi che hanno ispirato la nostra coalizione”.