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La Città metropolitana di Cagliari si conferma tra i territori con la migliore qualità della vita nel Mezzogiorno, secondo l’indagine del Sole 24 Ore. Un risultato che vede l’area metropolitana posizionarsi al 39° posto nazionale e che, come sottolinea il sindaco del capoluogo e sindaco metropolitano, Massimo Zedda, va letto correttamente nel suo perimetro e nelle sue prospettive future.
“La classifica del Sole 24 Ore riguarda la Città metropolitana a 17 Comuni e non il solo comune di Cagliari: indubbiamente fa piacere essere la quarta Città metropolitana in Italia per qualità della vita”, afferma Zedda, rimarcando come il dato coinvolga un territorio ben più ampio della città capoluogo.
Il primo cittadino insiste sull’importanza di usare questi indicatori come strumenti di lavoro:
“Analizzare i dati è importante per poter poi intervenire come amministrazione: da una parte, risultano buoni indicatori nei settori che riguardano il lavoro, la partecipazione alla formazione continua e il numero dei laureati, l’indice di sportività e il clima soleggiato – osserva – dall’altra, bisogna prestare attenzione al bassissimo indice di natalità, all’aumento dei prezzi degli affitti e a come contrastare le ondate di calore e l’alto numero di notti tropicali. Di questi ultimi problemi, per esempio, ci stiamo occupando partecipando, sia in fase di studio sia di progettazione, a progetti, anche europei, per l’abbattimento delle isole di calore”.
Uno scenario destinato a cambiare ulteriormente già dal prossimo anno, quando il perimetro della Città metropolitana passerà da 17 a 70 Comuni:
“Dal prossimo anno queste analisi subiranno inevitabilmente dei cambiamenti perché considereranno un’area metropolitana più vasta in virtù dell’allargamento da 17 a 70 Comuni”, conclude Zedda.
Le altre province sarde: quadro sintetico
Nel complesso, la Sardegna mostra andamenti eterogenei. Oristano si distingue per essere la provincia più sicura d’Italia, Sassari registra passi avanti in ambiente e cultura pur restando indietro sull’illuminazione sostenibile, mentre Nuoro migliora nettamente negli indicatori di sicurezza e servizi. Chiude la graduatoria regionale il Sud Sardegna, penalizzato da infrastrutture digitali deboli e da uno dei peggiori indici demografici del Paese, ma con costi delle abitazioni più accessibili rispetto alla media nazionale.



