Sono dieci gli episodi di intossicazione da funghi registrati nell’ultimo mese nel territorio della ASL di Cagliari, per un totale di 15 persone coinvolte, tra cui due bambine di 6 e 11 anni. I casi, segnalati dal Servizio SIAN della ASL 8, hanno portato a diversi ricoveri negli ospedali Brotzu, Policlinico di Monserrato e SS. Trinità.

Secondo i micologi del SIAN, “le intossicazioni sono state causate dal consumo di specie selvatiche raccolte e consumate senza averle prima sottoposte a controllo”. Sette episodi sono stati provocati da funghi tossici scambiati per varietà commestibili, mentre in tre situazioni il problema è derivato da specie edibili, ma cucinate in modo scorretto o senza le necessarie accortezze.

Tra i principali responsabili figurano l’Entoloma sinuatum, spesso confuso con Pleurotus eryngii o Infundibulicybe geotropa; l’Agaricus xanthodermus, scambiato per un comune prataiolo; e l’Amanita subnudipes, consumata cruda perché ritenuta simile alla più nota Amanita caesarea. I casi legati a funghi commestibili riguardano invece Leccini, altre Boletaceae e il Leucopaxillus lepistoides, tutti ingeriti poco cotti o in quantità eccessive.

Dall’inizio dell’anno si sono verificati 16 casi che hanno coinvolto 21 persone, fortunatamente tutti con sindromi gastrointestinali”, ricordano gli esperti, ribadendo la necessità di “non consumare mai funghi spontanei senza prima portarli al controllo”.

La consulenza micologica è gratuita e disponibile da settembre a maggio in diverse sedi della ASL di Cagliari, tra cui il nuovo mercato di piazza Nazzari, la sede SIAN di via San Lucifero, i presidi di Senorbì, Isili e Muravera. Per informazioni sono attivi i numeri 070 609 4809 – 4803 – 4816 – 4808 – 4817 e le email ispettorato.micologico@aslcagliari.it e igiene.alimenti@aslcagliari.it .