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Tired Boy Studying In Bedroom
Quasi un giovane sardo su cinque è vittima di cyberbullismo e in Italia gli episodi di adescamento online nel 2024 sfiorano una media di otto al giorno. Dati allarmanti, emersi durante il convegno “Patentino digitale – Tutela dei minori nell’era digitale”, promosso dal Corecom Sardegna in Consiglio regionale. La Società italiana di pediatria, ricordano i relatori, continua a sconsigliare l’uso autonomo dello smartphone prima dei 13 anni.
Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, ha inaugurato i lavori dedicando un “posto occupato” alle donne uccise dalla violenza maschile e presentando “Online on Life”, “un'iniziativa di media education voluta dal Corecom Sardegna e attuata in collaborazione con la Fondazione articolo 49 e l'Ufficio Scolastico regionale della Sardegna”. Il percorso, gratuito e rivolto a docenti e studenti di medie e superiori, si articola in dieci moduli con webinar, lezioni pratiche e materiali didattici. Al termine è previsto il rilascio del patentino digitale, certificazione su sicurezza online, cyberbullismo, fake news, hate speech e dipendenze digitali. “L'obiettivo – ha spiegato Cabasino – è far sviluppare agli studenti competenze di cittadinanza digitale”.
Andrea Poli, presidente della Fondazione Articolo 49, ha evidenziato la necessità di un coordinamento tra le realtà impegnate nell’educazione digitale, mentre Marco Cervellini dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale ha richiamato il tema della solitudine con cui molti ragazzi navigano. Cabasino ha citato anche un sondaggio Save the Children: “il 41,8% degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni si è già rivolto a strumenti dell’IA quando si sentiva triste, solo o ansioso”.
Salvatore Deidda (FdI) ha illustrato il disegno di legge che punta a vietare l’accesso non controllato ai social sotto i 14 anni, mentre un videomessaggio del commissario Agcom Massimo Capitanio ha definito il patentino parte dell’educazione civica. Il comandante della Polizia postale, Francesco Greco, ha richiamato i dati Eurispes e raccontato casi di adescamento avvenuti tra Cagliari, Sassari e Olbia. Sul ruolo chiave delle scuole si è soffermata infine Andreana Ghisu dell’Ufficio scolastico regionale, con la partecipazione delle terze classi dell’istituto comprensivo n. 5 di Quartu.


