Saranno otto milioni gli italiani pronti a partire per il Ponte dell’8 dicembre, un milione in più rispetto al 2024, con una spesa complessiva che sfiora i tre miliardi di euro. Il calendario favorevole — la festività cade di lunedì — spinge molti a regalarsi un weekend lungo tra mercatini natalizi, prime sciate, visite culturali ed enogastronomia.

Secondo il focus dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio con Swg, oltre tre viaggiatori su quattro resteranno in Italia, scegliendo soprattutto Trentino Alto Adige e Toscana. Indicazioni positive, pur con differenze, arrivano anche da Confesercenti, Cna, Federalberghi e Federturismo, che parlano di quasi 14 milioni in movimento e un giro d’affari da 8,8 miliardi. A incoraggiare le partenze anche il meteo: giornate soleggiate e temperature sopra la media grazie all’anticiclone.

Il 45% dei partenti dormirà fuori due notti, mentre uno su quattro prolungherà il soggiorno. Il 24% opterà per l’estero, con il 7% diretto fuori dall’Unione europea.

Per Assoturismo Confesercenti, il 72% delle strutture disponibili online risulta già prenotato e si attendono più di cinque milioni di pernottamenti tra il 5 e l’8 dicembre. Le mete più richieste restano quelle tradizionali: occupazione al 77% nelle località di montagna, 75% nelle città d’arte, 73% nelle aree rurali e 79% nelle destinazioni termali, con punte del 90%. A livello territoriale il Nord Est guida con il 74% di saturazione; seguono Nord Ovest (72%), Centro (71%) e infine Sud e Isole (66%).

Resta il nodo dei prezzi: Assoturismo denuncia voli nazionali verso Sicilia, Sardegna e Puglia schizzati fino al +900%, con Milano-Catania o Milano-Palermo che nei giorni di punta possono costare 600 euro solo andata. Anche i treni registrano aumenti significativi, con picchi tripli rispetto alla media annua.

Secondo Cna Turismo e Commercio, le spese dirette e indirette dei viaggiatori raggiungono i 4 miliardi: in movimento 11 milioni di persone, tre milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive e oltre 600mila presenze negli agriturismi, trainati da enoturismo, oleoturismo e nuovi interessi legati a birra e formaggi.

Anas stima 31,4 milioni di spostamenti in auto e invita alla prudenza: rispettare limiti e distanze, evitare distrazioni — a partire dal cellulare — e dotarsi di catene o gomme invernali.